sabato 12 novembre 2016

Fuga di consiglieri, cade la giunta leghista di Massimo Bitonci a Padova. "Rapporti con Forza Italia non saranno più gli stessi"

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È caduta la giunta comunale di Padova, guidata dal sindaco leghista Massimo Bitonci. Verso la mezzanotte sono arrivate le dimissioni presentate da 17 dei 32 consiglieri di Palazzo Moroni, che hanno così certificato la sfiducia al sindaco. Fra i dimissionari anche i consiglieri di Forza Italia, che hanno così sancito una rottura politica.
Davanti ad un notaio si sono presentati per sottoscrivere l'atto formale i consiglieri di Pd, M5S, Forza Italia, Padova 2020, e altri che dai gruppi della maggioranza erano già passati al gruppo misto. L'epilogo è arrivato al termine di un lungo scontro interno alla maggioranza, soprattutto tra Lega e Fi. "Abbiamo preso atto dell'implosione della maggioranza del sindaco Bitonci - ha spiegato il segretario provinciale del Pd Massimo Bettin - era evidente che nonostante i suo disperati tentativi era impossibile proseguire in una guida dignitosa, efficace e svolta nell'interesse collettivo". Ora vi sarà la nomina di un commissario prefettizio che traghetterà l'amministrazione fino alle nuove elezioni.
Salvini reagisce con durezza: "In certi casi è sicuramente stare soli che essere male accompagnati. E' chiaro che quando qualcuno degli alleati antepone le poltrone al rispetto del voto popolare dei cittadini - ha sottolineato - un problema si pone e noi qualche riflessione la dobbiamo fare". 
Se il gruppo di Forza Italia definisce "grave e inaccettabile" il comportamento dei consiglieri dimissionari e li sospende in via immediata, la Lega minaccia ritorsioni contro Forza Italia. "Con quanto è accaduto a Padova, cambieranno completamente i rapporti tra la Lega e Forza Italia" dice Gianantonio Da Re, segretario nazionale della Liga veneta. "La caduta della giunta comunale di Padova è una manovra chiaramente voluta e diretta all'esterno e Forza Italia ne dovrà render conto". Domani mattina sarà convocato d'urgenza a Padova il consiglio direttivo nazionale. "È certo, in ogni caso, che Bitonci si ricandiderà a sindaco".
A confermarlo è lo stesso Bitonci: "Sicuramente mi ripresenterò alle prossime elezioni comunali a Padova, ma questa volta senza i traditori" dice il primo cittadino. "Ho sbagliato gli alleati, perchè queste porcate si fanno di notte presso un notaio: capisco Pd e M5s, non capisco due consiglieri di Forza Italia che sono andati a rassegnare le dimissioni e mandare a casa il sindaco della Lega nord il giorno prima della manifestazione di Firenze, quasi un messaggio a Matteo Salvini. Non si fa, vergogna".
Su Twitter e Facebook si susseguono i commenti ironici del Pd e di Beppe Grillo, che riguardano più Matteo Salvini, oggi impegnato in piazza a Firenze, che il sindaco Bitonci. Matteo Renzi pubblica sul suo profilo l'appello rivolto alcuni giorni fa agli elettori di Lega e M5S che "vogliono cambiare" e distinguersi dai senatori di M5S e Lega "affezionati alle loro poltrone e ai loro privilegi".

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