A lezione da ex parlamentari. La carica dei 101 parlamentari a cinque stelle (ma è solo una stima) studia in vista del 15 marzo. "Non siamo degli sprovveduti - raccontaall'Huffpost Giulia Sarti, capolista Emilia Romagna alla Camera - ci stiamo preparando da tempo. Sì, ex parlamentari ci fanno lezione. Nomi non li facciamo, li abbiamo solo coinvolti per aiutarci a capire come funziona la macchina. E' gente esperta di Palazzo Madama e Montecitorio".
Le lezioni si tengono nelle singole regioni "non avremmo tempo di trovaci tutti a Roma, dobbiamo portare avanti la campagna elettorale" e hanno l'obiettivo di "insegnarci il funzionamento della macchina: dal diritto amministrativo alle funzioni delle singole commissioni, l'ordine dei lavori". Insomma, la nuova politica a lezione dalla vecchia politica? "In realtà stiamo assorbendo competenze - spiega Sarti, 26 anni, riminese con una laurea in giurispridenza, 372 preferenze - per poter affrontare ciò che non conosciamo. Ma sono competenze di tipo burocratico e amministrativo". Non lontane da quelle che, per esempio, hanno riguardato i consiglieri comunali M5s di Parma: appena eletti furono costretti ad andare a lezione, da professori universitari ed impiegati comunali, per capire come muoversi fra i banchi della maggioranza in consiglio. Ma anche da consulenti come Loretta Napoleoni o Raphael Rossi.
"E' chiaro che dobbiamo prepararci - aggiunge Arrianna Spessotto, capolista M5s in Veneto e futura parlamentare 27enne - ma ognuno al momento è libero di farlo a modo suo. Io per esempio mi sono buttata sui libri, studio e ristudio, li divoro".
Gli altri partiti che "lisciano il pelo a Grillo", la possibile instabilità al Senato (e la Camera?), lo spettro di tornare alle urne subito se non ci sarà una maggioranza, vista la grande incertezza che si respira in campagna elettorale. "A noi ora importa solo di fare bene - continua Giulia Sarti - Guardi, la sfida è dopo le elezioni: è lì che dovremo far partecipare sempre più i cittadini. Dobbiamo aprire un nuovo canale: noi portiamo le informazioni fuori dal Parlamento e le condividiamo con i cittadini che a loro volta partecipano alla "costruzione" del futuro". Una impresa ardua: anche per questo sono stati costituiti vari Meetup dove scambiarsi informazioni di tipo "parlamentare". Vi partecipano i vari capilista (e non solo) e tutti quelli - i numeri "possibili" indicano più di 70 seggi alla Camera e una trentina al Senato - che potrebbero entrare in Parlamento sotto la bandiera M5s.
"Sì, più che altro sono gruppi in cui ci confrontiamo. Ci sono in Emilia Romagna, ma anche il Lazio, Lombardia, Piemonte ecc...I futuri parlamentari condividono e si scambiano conoscenze, informazioni. Glielo ho detto, ci stiamo preparando". Spiega la futura deputata che "in attesa dei due giorni prima del 15 marzo, in cui solitamente i nuovi parlamentari vengono "introdotti" alle camere, avremo 20 giorni dopo i risultati del voto per "limare" tutti eventuali problemi".
E chi saranno i capigruppo? Chi presiederà eventuali commissioni? Avete pensato al fatto che, in caso di straordinario successo, potrebbero "costarvi" anche compiti delicati quali la presidenza Copasir o la vigilanza Rai?
"Tutte cose di cui abbiamo parlato. Si sono fatte persino le domande più assurde, tipo "dove siederemo in parlamento?". Per ora le posso solo dire che, per le nomine, ci muoveremo su due fronti: le competenze e una votazione interna.
Ognuno ha le sue competenze in basi alle quali troverà una sua posizione". Avrete bisogno di molti collaboratori. "Sì, chiaramente avremo bisogno di collaboratori. Ma non si pensi alla questione di sprechi per enormi numeri di portaborse, per esempio. Faremo le cose a modo, in base alle capacità delle persone. E poi, per ogni cosa, credo che voteremo fra di noi".
Oltre 100 pullman sono in partenza per San Giovanni, la grande manifestazione che chiuderà venerdì pomeriggio la campagna elettorale a Roma. "Io credo molto nel contatto con le persone, nel parlare con la gente. L'ho fatto qui nel mio territorio ed è la cosa che mi ha dato più forza: per questo sono eccitata e non spaventata all'idea di entrare in Parlamento. E me lo faccia dire: credo che quella di Roma sarà una giornata da ricordare nella storia elettorale. E io ci sarò, noi ci saremo". Poi sia chiaro, tutti a lezione.