martedì 19 febbraio 2013

Bersani è praticamente l'unico leader che ha capito veramente la potenziale pericolosità della setta a cinque stelle facendo una analisi politica seria. Perché di sicuro questa è una vera setta che mette a rischio la democrazia in questo paese.


“Beppe Grillo porta l’Italia fuori dalla democrazia”

19/02/2013 - Bersani da Mentana a Bersaglio Mobile

"Beppe Grillo porta l'Italia fuori dalla democrazia"
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Il confronto lo fa solo se ci sono tutti. Cita l’operaio che si uccide con la Costituzione in mano. E attacca Beppe Grillo. Pierluigi Bersani da Enrico Mentana a Bersaglio Mobile ne ha per tutti, anche se non sembra riuscire ad affondare il colpo.
BEPPE GRILLO E BERSANI - ‘Capisco la rabbia, sono arrabbiato anche io ma dico a Grillo dove la porti questa gente, dici ne’ a destra ne’ a sinistra ma così la porti fuori dal sistema democratico…’, afferma Pier Luigi Bersani a Bersaglio Mobile su La7. ‘ Così – ha aggiunto il leader Pd – ci porta oltre la Grecia, non si vince sulle macerie’. ‘Noi siamo nei guai e bisogna uscirne seriamente non puntando sul tanto peggio tanto meglio’.
IL CONFRONTO E BERSANI – - “Il confronto facciamolo tutti insieme”, ha poi ribadito Pier Luigi Bersani da Mentana a Bersaglio Mobile. “Tutti 5 o 6, poi se gli altri non intendono, io non so come fare. Francamente mi sentirei in imbarazzo davanti a un Ingroia o a un Giannino che mi chiedessero perche’ noi no”. E ha precisato: “Mi chiamo partito democratico e ci sono cose normali che vanno fatte: se si vuol fare tutti insieme sono sempre a disposizione, l’elucubrazione di a 1 a 2 a 3 non ho capito cosa voglia dire.. Anche perché una cosa sono i sondaggi e una cosa sono i voti”.
I PARTITI PERSONALISTICI E BERSANI – “Chi si presenta alle elezioni deve testimoniare che si è in un collettivo. Berlusconi è stato li fino alla catastrofe perché non si sapeva chi mettere, questo perche’ ci sono partiti personalistici. Non è un meccanismo democratico”, aggiunge ancora Bersani. La vendita di La7? La risposta non è chiarissima: “Io ragiono come fossi al Governo e penso che se fossi al Governo prima di tutto bisogna mettere in sicurezza il territorio industriale di un’azienda, che sia televisiva o meno, perche’ questo paese ha bisogno di aziende che funzionino e diano lavoro. Poi, nel settore dell’informazione, che e’ delicato, c’e’ la possibilita’ per un governo di verificare se ci sono eventuali conflitti di interesse o eventuali conquiste di posizioni dominanti e penso che il primo impegno di un Governo in questo campo sia di rivedere la legge Gasparri e di cercare adeguare la legislazione antitrust all’irrompere di nuove cose nel meccanismo della comunicazione e dell’informazione”.

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