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Imu, la Svizzera sbugiarda Berlusconi
Il ministro delle Finanze elvetico: l'accordo per il rimborso non prima del 2015. Fascicolo aperto a Roma.
Secchiata d'acqua gelida dalla Svizzera su Silvio Berlusconi.
L'eventuale accordo fiscale col Paese elvetico, indicato dall'ex premier per finanziare il rimborso dell'Imu promesso agli italiani, non entrerebbe in vigore prima del 2015.
Lo si è appreso da un carteggio tra la deputata svizzera Ada Marra e il ministro delle Finanze elvetico Eveline Widmer-Schlumpf.
PROMESSA DA 4 MILIARDI. La promessa di Berlusconi di restituire agli italiani i 4 miliardi di euro versati per l'Imu sulla prima casa avrebbe dovuto ottenere la copertura finanziaria nei soldi che sarebbero rientrati dalla Svizzera grazie all'accordo fiscale tra Berna e Roma. Un accordo che il leader del Pdl ha assicurato in tempi brevi.
«DIFFICILI PREVISIONI SULLA DATA». Ma il ministro elvetico ha risposto così all'interrogazione della deputata Marra a riguardo: «Il 9 maggio 2012 la Svizzera e l’Italia hanno rilanciato il dialogo bilaterale in materia fiscale e finanziaria. Alcuni negoziati hanno avuto luogo in seguito e hanno permesso di raggiungere dei progressi nei differenti dossier. Tuttavia, a causa delle elezioni in Italia e dell’incertezza sulla composizione del nuovo governo, è attualmente difficile fare previsioni sulla data di conclusione dei negoziati».
E ha concluso: «Anche nel caso di una ratifica degli accordi entro quest’anno, è difficile prevedere la loro entrata in vigore prima del primo gennaio 2015».
MARRA: «BERLUSCONI HA BLUFFATO». La deputata Marra ha spiegato di aver scritto al ministro per «capire chi stesse bluffando, se il nostro governo o il signor Berlusconi».
Dopo la risposta di Widmer-Schlumpf, si è detta soddisfatta perché «ne si deduce un cortese diniego alla fretta dell'ex-premier. A questo punto, inoltre, ho capito che se c'è stato qualcuno che ha bluffato, quello è stato proprio Silvio Berlusconi».
LA PROCURA DI ROMA APRE UN FASCICOLO. Sempre il 22 febbraio, la procura di Roma ha aperto un fascicolo intestato 'atti relativi a', ossia privo di ipotesi di reato e di indagati, in merito al caso della lettera sul rimborso Imu, a firma Silvio Berlusconi, recapitata a numerosi cittadini.
L'eventuale accordo fiscale col Paese elvetico, indicato dall'ex premier per finanziare il rimborso dell'Imu promesso agli italiani, non entrerebbe in vigore prima del 2015.
Lo si è appreso da un carteggio tra la deputata svizzera Ada Marra e il ministro delle Finanze elvetico Eveline Widmer-Schlumpf.
PROMESSA DA 4 MILIARDI. La promessa di Berlusconi di restituire agli italiani i 4 miliardi di euro versati per l'Imu sulla prima casa avrebbe dovuto ottenere la copertura finanziaria nei soldi che sarebbero rientrati dalla Svizzera grazie all'accordo fiscale tra Berna e Roma. Un accordo che il leader del Pdl ha assicurato in tempi brevi.
«DIFFICILI PREVISIONI SULLA DATA». Ma il ministro elvetico ha risposto così all'interrogazione della deputata Marra a riguardo: «Il 9 maggio 2012 la Svizzera e l’Italia hanno rilanciato il dialogo bilaterale in materia fiscale e finanziaria. Alcuni negoziati hanno avuto luogo in seguito e hanno permesso di raggiungere dei progressi nei differenti dossier. Tuttavia, a causa delle elezioni in Italia e dell’incertezza sulla composizione del nuovo governo, è attualmente difficile fare previsioni sulla data di conclusione dei negoziati».
E ha concluso: «Anche nel caso di una ratifica degli accordi entro quest’anno, è difficile prevedere la loro entrata in vigore prima del primo gennaio 2015».
MARRA: «BERLUSCONI HA BLUFFATO». La deputata Marra ha spiegato di aver scritto al ministro per «capire chi stesse bluffando, se il nostro governo o il signor Berlusconi».
Dopo la risposta di Widmer-Schlumpf, si è detta soddisfatta perché «ne si deduce un cortese diniego alla fretta dell'ex-premier. A questo punto, inoltre, ho capito che se c'è stato qualcuno che ha bluffato, quello è stato proprio Silvio Berlusconi».
LA PROCURA DI ROMA APRE UN FASCICOLO. Sempre il 22 febbraio, la procura di Roma ha aperto un fascicolo intestato 'atti relativi a', ossia privo di ipotesi di reato e di indagati, in merito al caso della lettera sul rimborso Imu, a firma Silvio Berlusconi, recapitata a numerosi cittadini.
Il Cav: «C'è già l'accordo con la Cassa Depositi e Prestiti»
Lo stesso Cavaliere ha però sostenuto che per la restituzione immediata dell'Imu ci sia «l'accordo con la Cassa Depositi e Prestiti».
Nel corso di un'intervista a Pomeriggio Cinque, Berlusconi ha sottolineato che l'accordo con la Svizzera «richiederà ancora qualche mese».
BRUNETTA DIFENDE IL CAV. In difesa dell'ex premier è arrivato anche il coordinatore dei dipartimenti del Pdl, Renato Brunetta, secondo cui «la sinistra deve essere proprio con l'acqua alla gola, se continua ad arrampicarsi sugli specchi e a dar via di matto sulla proposta choc di Berlusconi».
Citando la lettera del governo elvetico, Brunetta ha spiegato: «La Svizzera è pronta a siglare il più presto possibile, non appena sarà formato un nuovo governo, un accordo fiscale con l'Italia sulla regolarizzazione dei depositi detenuti da cittadini italiani nelle banche elvetiche, ma va messa in conto anche la possibilità di un referendum popolare, nel caso in cui vengano raccolte 50 mila firme di cittadini svizzeri».
«LA SINISTRA ROSICA». La deputata Ada Marra, «evidentemente sollecitata dai compagnucci italiani, ha fatto un'interrogazione a cui viene data sostanzialmente la stessa risposta. Nulla di nuovo dunque sotto il sole, se non il continuo rosicare della sinistra che sente l'odore della sconfitta».
Nel corso di un'intervista a Pomeriggio Cinque, Berlusconi ha sottolineato che l'accordo con la Svizzera «richiederà ancora qualche mese».
BRUNETTA DIFENDE IL CAV. In difesa dell'ex premier è arrivato anche il coordinatore dei dipartimenti del Pdl, Renato Brunetta, secondo cui «la sinistra deve essere proprio con l'acqua alla gola, se continua ad arrampicarsi sugli specchi e a dar via di matto sulla proposta choc di Berlusconi».
Citando la lettera del governo elvetico, Brunetta ha spiegato: «La Svizzera è pronta a siglare il più presto possibile, non appena sarà formato un nuovo governo, un accordo fiscale con l'Italia sulla regolarizzazione dei depositi detenuti da cittadini italiani nelle banche elvetiche, ma va messa in conto anche la possibilità di un referendum popolare, nel caso in cui vengano raccolte 50 mila firme di cittadini svizzeri».
«LA SINISTRA ROSICA». La deputata Ada Marra, «evidentemente sollecitata dai compagnucci italiani, ha fatto un'interrogazione a cui viene data sostanzialmente la stessa risposta. Nulla di nuovo dunque sotto il sole, se non il continuo rosicare della sinistra che sente l'odore della sconfitta».
Venerdì, 22 Febbraio 2013
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