Berlusconi disperato: “L’Imu ve la pago di tasca mia”
Pubblicato il 23 febbraio 2013 11.35 | Ultimo aggiornamento: 23 febbraio 2013 11.36
MILANO – “L’Imu ve la ridò di tasca mia”. La fine campagna elettorale consegna un Silvio Berlusconi acciaccato (la versione ufficiale è quella di una congiuntivite che gli ha fatto disertare il comizio conclusivo di Napoli) e disperato. Così disperato da essere pronto, almeno a parole, a rinunciare a buona parte del suo patrimonio, a togliersi di tasca 4 miliardi e a vivere “benissimo” col mezzo miliardo che gli resta.
La matematica non mente e i conti in tasca a Berlusconi li fanno gli ospiti della Tribuna elettorale in onda venerdì sera su Rai Due. Il suo patrimonio ammonta a più o meno 4 miliardi e mezzo e Berlusconi dichiara di essere pronto a spenderlo quasi tutto per restituire agli italiani i soldi dell’Imu. D’accordo: l’amore per il proprio Paese, d’accordo la generosità. La mossa, però, unita all’assenza al comizio di Napoli e a un appello elettorale conclusivo da commedia dell’arte (“l’opposizione non si lava, ha la forfora e l’alito puzzolente”) ha il sapore della disperazione.
Ma perché Berlusconi dovrebbe togliersi di tasca 4 miliardi? Per “colpa” della Svizzera e del suo ministro delle Finanze, Eveline Widmer-Schlumpf che ha chiaramente fatto capire come l’accordo con l’Italia se ci sarà, avrà tempi lunghi e non se ne parlerà prima del 2015. Ammesso e non concesso che accordo ci sarà: perché dalle parti di Zurigo a rinunciare all’anonimato non ci pensano proprio- Peccato che Berlusconi nel suo programma di restituzione Imu ha dato per scontato che quell’accordo fosse una pratica da chiudere in pochissimo tempo, nel giro di qualche mese. Perché la promessa funziona se l’Imu pagata torna nelle tasche degli italiani subito visto l’impegno a deciderne la restituzione già nel primo Consiglio dei ministri.
Ancora venerdì sera il Cavaliere ha insistito: ‘‘Quello della Svizzera è un falso problema che gli altri partiti hanno messi in campo, perché questa cosa dell’Imu li ha trafitti. Ieri hanno avuto una reazione brutale, Bersani ha perfino detto che io sono un imbroglione. Io invece ho dato un esempio di serietà, e ho detto che ci metto 4 miliardi della mia fortuna per mantenere la parola. Pentito? Anzi, e’ un modello che dovrebbe essere preso come esempio da seguire”.
Nessun commento:
Posta un commento