sabato 23 febbraio 2013

Articolo su un ex grillino che Grillo lo conosce benissimo.


Favia: da Grillo una truffa agli italiani

Questo e' un progetto di marketing e anche una specie di incantesimo

Roma - “Mi dispiace dirlo ma questa è una truffa, una sorta di incantesimo fatto agli italiani”. Così Giovanni Favia, ex del Movimento 5 Stelle, oggi candidato per “Rivoluzione civile”, ospite di “24 Mattino” su Radio 24, attacca Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle. “Io ho creduto sempre nel movimento dei comuni, nelle liste civiche in mano ai cittadini che decidevano candidati e programmi. Grillo ci ha sempre promesso che avremmo costruito il programma con i cittadini: questo non è stato fatto. Hanno deciso lui e Casaleggio. Questo è un progetto di marketing con la complicità delle tv, che mandando in onda i comizi di Grillo fanno audience violando la par condicio. È una truffa".

Io conosco la capacità comunicativa straordinaria di Beppe Grillo.
 La truffa è che Grillo fa l’antisistema raccontando che rifiuta la tv, in realtà rifiuta le domande della tv.La truffa è che non c’è una costruzione reale politica, c’è una comunicazione politica molto invasiva che fa leva sul disgusto e prende il voto da persone che in realtà non lo voterebbero mai per le cose che poi potranno fare i parlamentari. Ma Grillo riesce a incantarli, con una comunicazione emotiva fantastica. Non è mai stato così in passato. E’ giusto che gli italiani votino il Movimento 5 Stelle con Grillo nemmeno candidato e che votino senza aver visto i candidati confrontarsi?”

Continua Favia a Radio 24: “C’è un grande leader, un grande personaggio che è proprietario forse anche più di Berlusconi sotto un profilo legale del movimento che ha una folla adorante che ormai lo difende per qualsiasi cosa e in mezzo non c’è niente, non c’è un controllo democratico. Lui e il suo socio Casaleggio che ha l’agenzia di marketing che pianifica tutto e la folla adorante. A me questa cosa non piace e mi preoccupa, perché un conto è un movimento al 9% che era già un grandissimo risultato ma qui siamo all’effetto 1994 con Berlusconi”.

Infine Favia critica duramente Grillo: “Ha fatto cose vergognose se non infami: andare da un minatore disperato nel Sulcis, senza lavoro, e dirgli che gli darai mille euro al mese e poi andare dall’imprenditore di Treviso altrettanto disperato e dirgli a porte chiuse ‘aboliremo l’Irap’. Questa non è buona politica”.

R.R.

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