giovedì 21 febbraio 2013

Basta Poco davvero A Voghera per andare in regione bastano 20 preferenze prese alle elezioni comunali. Basta essere trombati. Tanto nelle elezioni on line Benzi ci mette i suoi amici d'infanzia. In termini psicanalitici si può definire i componenti di questa setta un gruppo affettivo. Per vivere hanno bisogno di sapere che il gruppo gli vuole un gran bene. Si mandiamoli in parlamento a questi pirla.


Basta davvero poco per essere capolista a Roma del MòViMento a 5 Stalle

Il video che segue è l'autopresentazione di Federica Daga, che con questa minchiata ha vinto le "pirlamentarie" grillesche a Roma, e quindi sarà certamente eletta, e ce la ritroveremo a Montecitorio, a dire stronzate di questa portata! Tutto vero!

(Credits: Gianna Bianca su Facebook)
Nel suo genere, il lavoro di demolizione di questi candidati non sarebbe completo, senza meditare anche su questa intervista (pardon... non-intervista) rilasciata da questa daga allo Huffington Post... Pensare che questa signorina ha vinto le pirlamentarie laziali con ben 390 click...pardon, voti! Mi chiedo, se avessi accettato la candidatura offertami a suo tempo dall'insetto, col supporto degli amici del Tafanus, quanti voti avrei ottenuto? O, magari, nessun voto e tante fughe dal Tafanus... Ecco l'intervista:
Il video in cui si presenta al popolo della rete è un piccolo gioiello di comunicazione. Indossa un castigato maglioncino a righe orizzontali, una pashmina arancione e dei pantaloni neri attillati. Parla di acqua pubblica, è in in piedi, in un giardino rigoglioso, accanto ad una fontanella. Poi si sposta, la camera la segue. “Se vi volete leggere il mio curriculum è qui sotto, sul profilo”. E indica in basso. Arriva ad una pianta di Aloe, ne decanta le qualità antiossidanti e “anticancerogene”.
Federica Daga si occupava di informatica a Torino. Da due anni e mezzo vive a Roma e ha mollato il suo vecchio mestiere. Lavora in una piccola agenzia di promozione sociale. L’intervista che segue viene realizzata poco prima che scoppi la polemica dell’espulsione di Favia e Salsi. Finita l’intervista proviamo a raggiungere telefonicamente la capolista del Lazio M5s, per una battuta a caldo. Ma non arrivano risposte.

Cominciamo da Grillo. “Se c'è qualcuno che reputa che io non sia democratico, che Casaleggio si tenga i soldi, che io sia disonesto, allora prende e va fuori dalle palle”. Qual è la differenza fra un partito e un movimento?
Noi non siamo un partito, siamo un gruppo di persone che si è messo in rete, che parlano fra loro.
Questa di Grillo è una dichiarazione da leader di partito però. E da leader forte.
Non la vedo così, non è né un leader né un guru. Sarà arrabbiato con qualcuno, non so che dirle, che le devo dire?
Mi potrebbe dire che ha esagerato, o che ha fatto benissimo, per esempio.
Ma no, mi viene da sorridere…si sarà stufato. E poi, senta, chi fa sbaglia. È chi non fa che non sbaglia mai
Lei ha vinto le “parlamentarie” nel collegio Lazio 1. Con quanti voti?
390
Dovrà farsi eleggere in Parlamento convincendo un po’ più di persone. Se domani la invitassero a Ballarò ci andrebbe?
No, no. Non è una cosa che mi interessa. In quei programmi non si parla di temi, è un non- confronto, e poi non guardo la TV.
Mica vanno tutti su internet ad informarsi. Un sacco di gente lo fa con la TV. Con quelli non ci vuole parlare?
Guardi che c’è anche la strada. Noi l’abbiamo frequentata e abbiamo avuto un buon risultato.
Le faccio notare che lei ha vinto con trecentonovanta voti. Quando dovrà convincere trecentonovanta mila persone sarà diverso.
La partecipazione cittadina deve entrare nella testa della gente, E piano piano la gente lo sta capendo che la politica è una cosa che riguarda loro. Alla fine le persone inizieranno ad occuparsi di quello che li riguarda.
È contenta della caduta del Governo Monti?
Sì. Perché non ha fatto altro che portare avanti il solito disegno del sistema: privatizzare qualsiasi cosa, privarci di qualsiasi strumento. Come avevano già deciso insieme tutti quanti.
Tutti quanti chi, scusi?
Chiamiamolo il sistema
Il Sistema ha un nome, un cognome, una ragione sociale? Capirà da sé che “il sistema” è un po’ vago come termine.
Ma sì, le solite lobby di potere.
Se si fosse trovata in Parlamento ad affrontare un argomento come quello delle pensioni cosa avrebbe fatto?
Ma cosa vuole che le dica, sono questioni abbastanza grosse…Che sia io a dover dire cosa deve fare ad uno di sessant’anni…Sono convinta che la partecipazione potrà risolvere anche questo.
Ma intanto, in Parlamento, lei dovrà mediare con Ichino, Fassina, Maroni…Che si fa? Con loro, ma anche con i cittadini. I cittadini possono spostare la politica.
In un paese di sessanta milioni di persone? Come? Non lo so, non ho mica tutte le soluzioni adesso! Ci possono essere delle situazioni come ci possono non essere delle situazioni
Cosa votava prima del Movimento cinque stelle?
Sono torinese e antifascista culturalmente. Votavo Rifondazione. Ma se avessi dovuto scegliere un altro simbolo avrei votato No tav per sempre
Quindi no alle grandi opere?
Esattamente. Sono soldi distratti ai cittadini dalle banche e dalle solite lobby
Ancora le Lobby? Anche voi siete un po’ una Lobby, no? Fate pressione, una lobby di cittadini. Che le parole che dice Grillo oggi le commentano eccome sul blog, e non molto favorevolmente…
Senta, lasciamoli parlare. Non me ne occupo. Sono i commenti inutili che rovinano l’Italia…
Ma come, scusi, la partecipazione diretta, i cittadini, la rete orizzontale…
Buonasera
...Dio misericordioso, salvaci da questi grillacei!...

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