domenica 17 febbraio 2013

Grillo vuole una commissione d'inchiesta sul PD. Io chiedo una commissione d'inchiesta su di lui e Csaleggio. Su come riesce a fare pubblicità cartacea all'estero e con quali soldi. Una commissione d'inchiesta su che cosa ha fatto firmare ai suoi candidati in violazione della costituzione italiana. Una commissione che accetti come ha falsificato le elezioni on line pilotate da Casaleggio. Una commissione d'inchiesta su tutti i trombati che ha messo in lista. Una commissione d'inchiesta per dimostrare che la setta a cinque stelle non é un partito ma un partito fascista nel quale non esiste democrazia interna. E potrei continuare all'infinito. Ah si, una commissione d'inchiesta su tutto il nero che ha fatto quando andava a fare spettacoli per i partiti di sinistra.


L’attacco del Pd a Grillo: «Le sue liste? Piene di parenti e riciclati»

Il segretario provinciale dei democratici Piero Ruzzante lancia l’attacco: «Enrico Cappelletti, il capolista al Senato, si era già presentato con la Lega nel ’96 e nel ’98. Dov’è il rinnovamento?»
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    PADOVA. «Il capolista al Senato in Veneto di Grillo, Enrico Cappelletti, altro che nuovo: è un #riciclato5stelle! Apriamo gli occhi sui grillini, rischiamo un Parlamento di riciclati, non diamo fiducia ad un movimento di dittatorelli che cacciano le neomamme dalle giunte». Parte l’attacco del Partito Democratico padovano al movimento di Beppe Grillo. L’affondo arriva dal segretario provinciale Piero Ruzzante che ha utilizzato Twitter per lanciare l’hashtag #riciclato5stelle proprio contro Cappelletti.
    «Nel 1996 Enrico Cappelletti, oggi capolista al Senato per Grillo in Veneto, era il candidato della Lega Nord – trombato - nel collegio 15 di Padova Centro. Nel 1998 riesce a battere ogni record pigliando 0 preferenze alle comunali di Albignasego», è l’affondo di Ruzzante, che ne ha anche per il sindaco di Mira dove «l'assessore è stata licenziata in bianco perché sta per diventare mamma, e altri due assessori sono stati cancellati: non erano in linea con il “podestà grillino” di Mira. Altro che nuovi, sono gli #arroganti5stelle».
    Non basta, secondo il segretario provinciale del Pd le liste di Grillo sono «piene di mariti di, mogli di, sorelle fratelli morose e morosi:una vera e propria #parentopoli5stelle. Davvero in Veneto si può dare fiducia a Grillo? Noi insistiamo nel dire che siamo noi a protestare contro il fallimento di Lega e Pdl e che rappresentiamo l'unico cambiamento possibile». Infine, un appello: «Andiamo a scoprire chi sono questi candidati? Sono accreditati di un consenso al simbolo, ma chi manderemo in Parlamento? I nostri candidati stanno girando la provincia, incontrano migliaia di persone, loro chi sono? Chi li vede? Anche in rete sono assenti... A forza di chiedere trasparenza sono diventati così trasparenti che nessuno sa chi siano. Dietro quelle 5 stelle che persone ci sono?».

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