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Prime nomine e polemiche per la sindaca Raggi
L'ex braccio destro di Gianni Alemanno Raffaele Marra, il fedelissimo Frongia eletto anche in consiglio, ma anche l'ex assessore al Bilancio di Marino. La giunta di Virginia Raggi sarà pronta per il 7 luglio, ma i primi nomi indicati fanno già discutere
DI LUCA SAPPINO
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Sanno però che la scelta comporta almeno qualche inconveniente, tant’è che il più fidato collaboratore della sindaca avrà bisogno di un vice che possa firmare per lui gli atti di spesa e di nomina, cosa che la legge Severino impedisce agli eletti. La legge sarà aggirata, dunque, con una nomina che fa discutere persino più di quella dello stesso Frongia, che almeno rientra nella più classica esigenza di avere al proprio fianco persone politicamente fidate. Il vice di Frongia sarà infatti Raffaele Marra, ufficiale della Finanza da tempo prestato alla politica e all’amministrazione.
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Marra però è noto come alemanniano, già entrato negli uffici del Comune quando sindaco era l’esponente di An, come dirigente al Patrimonio, per occuparsi di politiche abitative. Marra aveva già lavorato con Alemanno ai tempi del ministero dell’Ambiente, e poi era passato per la Rai di centrodestra con Mauro Masi, e poi ancora per la regione Lazio di Renata Polverini. È uno però che conosce la macchina amministrativa, questo è certo, e la sua nomina - che per Repubblica è stata raccomandata a Raggi dal giro dello studio Sammarco - è così giudicata come tecnica.
Ghiotta però è per il Pd, che non perde certo l’occasione: «Lascia stupefatti», dice ad esempio Alessia Morani, «vedere la nomina, con lauto stipendio, di un consigliere comunale a capo di gabinetto. Come lascia interdetti l'escamotage di ricorrere ad un ex fedelissimo di Alemanno per firmare quegli atti che Frongia non potrebbe sottoscrivere poiché vietato dalla Legge Severino».La terza ordinanza firmata dalla sindaca conferma invece la data del primo consiglio comunale, che si terrà il 7 luglio. Sarà quella l’occasione per presentare la giunta - come fatto filtrare già nei giorni scorsi dallo staff (è Augusto Rubei, a proposito, il portavoce designato dalla sindaca, già ufficio stampa della campagna elettorale e giornalista esperto di esteri, collaboratore, tra le altre testate, di Limes). E lì pure, piano piano, si procede.
Dopo i nomi dell’urbanista Paolo Berdini e le prime gaffe di Andrea Lo Cicero, altri due nomi sembra sianno stati trovati: delle politiche sociali dovrebbe occuparsi Laura Baldassarre, che arriva dall’Unicef e dal Garante nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza; e del bilancio, soprattutto, dovrebbe occuparsi Daniela Morgante che dei numeri del Comune di Roma si è già presa cura con Ignazio Marino, il cui lavoro evidentemente non era tutto da buttare. Anche se bisogna dire che il magistrato della Corte dei Conti, Morgante, aveva lasciato la giunta Marino già nell’aprile 2014, proprio per incomprensioni con il sindaco.
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