Sala non perde tempo: subito interventi su periferie e reddito di maternità
La nuova giunta (già operativa, a differenza di altre importanti città italiane) riunita al Giambellino: “Vederete cosa faremo per le periferie”. E lancia la sfida a Maroni
Internazionalizzazione, ambiente, periferie. Erano questi i tre punti su cui Beppe Sala, nuovo sindaco di Milano, aveva puntato negli ultimi giorni di campagna elettorale per convincere gli indecisi. La terza di queste priorità ha trovato oggi una sua immediata applicazione plastica e simbolica con la prima convocazione della nuova giunta meneghina in un quartiere difficile come il Giambellino, spesso teatro di occupazioni abusive e tensioni, che attende una maxi riqualificazione da 85 milioni di euro.
Un gesto importante (specie se si pensa ad altre città ancora in alto mare nella formazione della “squadra di governo”, vedi Roma) che Sala difende anche dagli attacchi del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che lo ha accusato di aver organizzato “una sceneggiata”. “Essere al Giambellino – ha replicato il sindaco – è tutto, meno che una sceneggiata. Vedrete a breve cosa faremo per le periferie“. L’impegno è quello di reperire subito i 30 milioni di euro necessari a ristrutturare e assegnare le case sfitte e i 100 milioni necessari alla manutenzione straordinaria dei palazzi di proprietà del Comune.
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Passi importanti, certo, ma “inutili” se Regione Lombardia non farà lo stesso con gli edifici di sua proprietà. Una sfida lanciata dal Comune alla giunta regionale a guida leghista. “Milano non può continuare ad avere una macchia non di immagine, ma di vita vera. La prossima volta troveremo il modo di fare un incontro con la Regione in periferia”. E proprio tra i palazzoni di via Odazio, nella casetta verde, edificio simbolo della vita del quartiere, hanno debuttato i 12 assessori della giunta Sala.
Non sono mancate, però, le contestazioni da parte di alcuni esponenti del comitato abitanti a Giambellino Lorenteggio. “Ci volete in periferia ma siamo il centro della Milano che lotta. Barona-Cimiano-Corvetto-Giambellino”, recitava uno striscione che una ventina antagonisti, “armati” di megafoni e cartelli, hanno esposto mentre si teneva la riunione della giunta. Proteste e contestazioni non hanno impedito a Sala e alla sua squadra – tutti presenti tranne la manager Microsoft Roberta Cocco che si occuperà di innovazione e semplificazione entrerà dal 1 settembre – di cominciare a lavorare.
L’assessore Marco Granelli, attualmente all’Ambiente, ha annunciato un bando da 100mila euro per interventi nelle abitazioni dei milanesi danneggiati dalla vicinanza dei cantieri della nuova metropolitana M4. Tra le iniziative, anche il reddito di maternità, che verrà attivato dal 1 gennaio 2017. “Dal primo gennaio 2017 le neo mamme e le famiglie dove nascerà un bambino avranno una card dove verrà caricata una somma di 150 euro al mese per due anni – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, che ha presentato ai colleghi un’informativa con le linee guida – Servirà per acquistare beni di prima necessità oppure il servizio di una tata fornita dal sistema del terzo settore”.
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