“La mia polizza un regalo tra fidanzati. Quella di Virginia?”. Parla l’ex attivista grilina
Tanti perché ancora senza risposta nella vicenda polizze e politica
Di punti oscuri nella vicenda della polizza che ha investito Virginia Raggi, ce ne sono davvero tanti. E’ un modo per coprire atti illeciti? Oppure un atto di generosità fra amici? Quali rapporti c’erano fra Romeo e la Sindaca tanto da arrivare a “legargli la propria vita”? Tutte domande a cui la prima cittadina o il diretto interessato ci dovranno dare risposta al più presto ma intanto spunta il nome di una ex fidanzata – e attivista del movimento – che ci fanno capire che questo metodo era (forse) un sistema collaudato.
Anche Alessandra Bonaccorsi, intervistata da Corriere della Sera, Fatto Quotidiano, Messaggero, Repubblica e Stampa, ha ricevuto una polizza da Romeo ma c’è un motivo: “Con Salvatore avevo una relazione sentimentale. Lui mi regalò una polizza sulla vita. Con me aveva anche un senso umano: oltre a stare insieme, al tempo, ho un figlio e il padre è morto. Ma con la Raggi, da cittadina, non la capisco proprio“.
Con Romeo “abbiamo avuto una storia da febbraio 2013 ad agosto 2014. Stavamo insieme da sei mesi, un giorno si presentò con dei documenti e mi disse: guarda cosa ho fatto per te. Avrei incassato 10mila euro in caso di morte di Salvatore”, racconta Bonaccorsi. “Io rimasi stupita, non è il genere di regali che ti aspetti dal tuo fidanzato. Ricordo però che Salvatore non l’aveva fatta solo a me, ma anche a un paio di suoi vecchi amici. E ogni volta aveva messo a conoscenza il diretto interessato. Ora che ci penso – prosegue la donna – non escludo che la polizza girata a Raggi sia proprio la mia”.
Certo per la Bonaccorsi la polizza era “solo” di 10mila euro mentre quella della sindaca di Roma sarebbe di 30mila: una differenza che non è passata inosservata: “Si vede che da fidanzata meritavo meno della Raggi” conclude la Bonaccorsi.
Ma perché Salvatore Romeo era così generoso da elargire polizze sulla sua vita ad amici e parenti? Lo spiega proprio l’ex attivista e fidanzata: “Più che generoso, diciamo che si rendeva conto di essere solo. Non è sposato, non ha figli. A 50 anni aveva accumulato un piccolo patrimonio e, nel caso gli fosse capitato qualcosa, voleva lasciarne una parte agli amici”, dichiara Bonaccorsi. “E’ una persona limpida e mi stupirebbe se da questa storia ne uscisse male. Quando ci frequentavamo, ai tempi di Ignazio Marino, era già un attivista e dava sempre una grande mano ai consiglieri dei cinque stelle, tra cui la Raggi e il suo ex vicesindaco Daniele Frongia. All’interno del Comune – afferma Bonaccorsi – il vero consigliere era lui perché loro erano totalmente inesperti. Lui gli diceva tutto: cosa fare, come farlo e quali interrogazioni presentare”.
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