Doppia morale del Partito Cinque Stelle, hanno finito i giga per lo streaming?
Nel frattempo noi il principio di trasparenza lo abbiamo messo nella Riforma Costituzionale, all’articolo 97
In queste ore il caos scoppiato dentro il Partito Cinque Stelle rende evidente una brutta caratteristica della politica: la doppia morale. Quando è stato indagato uno del PD, il partito di Grillo chiedeva le dimissioni. Se è indagato qualche grillino, invece, gridano al complotto. Questo atteggiamento è francamente triste. Ma proprio per questo ho chiesto al PD ieri alla Festa dell’Unità Nazionale di Catania di non cadere nella trappola. Di non farsi trascinare in una battaglia nel fango. Proprio perché noi siamo diversi, non dobbiamo attaccare la sindaco di Roma e le faide interne del Partito Cinque Stelle. La Raggi ha vinto nettamente e dunque noi speriamo che governi, nell’interesse della sua città e del Paese. Scelte come la pulizia, i trasporti, le Olimpiadi, il turismo, devono essere fatte pensando all’interesse della Comunità, non alle singole correnti del proprio partito. L’unica cosa che mi spiace è veder tradita la promessa di trasparenza. Alla fine siamo rimasti gli unici a fare lo streaming: gli altri si rinchiudono nelle segrete stanze. Devono aver finito i giga per la connessione. Oppure forse non c’è campo. Peccato. Nel frattempo noi il principio di trasparenza lo abbiamo messo nella Riforma Costituzionale, all’articolo 97.
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