venerdì 16 settembre 2016

Questo è il leader che vorrebbe rappresentare la destra italiana.

Tutti contro lo Sciacallo

Politica
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Salvini non si ferma nemmeno davanti alla morte di un Presidente emerito della Repubblica e fa infuriare proprio tutti
 
“Ciampi è uno dei traditori dell’Italia e degli italiani, come Napolitano, Prodi e Monti”. Sono le parole choc, a caldo, di Matteo Salvini in diretta su SkyTg24 a cui viene chiesto un commento sulla morte del presidente emerito della Repubblica. Di Carlo Azeglio Ciampi il leader della Lega dice ancora che “si porta sulla coscienza il disastro sulle spalle di 50 milioni italiani. Rispetto per la morte ma politicamente, come per Napolitano, lo considero uno da processare come traditore”.
Parole gravissime, che destano indignazione nel presidente del Senato Pietro Grasso: “Qualsiasi strumentalizzazione, anche se a livello politico, sulla sua morte non può che essere considerata alla stregua di un’azione da parte di uno sciacallo”. La Lega però insiste, e dopo l’attaccato Ciampi, inveisce anche contro chi ha difeso la memoria dell’ex presidente:”Ha ragione Grasso, chi strumentalizza la morte di Ciampi è uno sciacallo. – replica il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Massimiliano Fedriga – Peccato però che sia un insulto che rivolge a se stesso. Perché sono le persone come lui che stanno strumentalizzando una morte per esaltare questa Europa e il massacro che ha provocato ai cittadini. Basta ipocrisie, ho rispetto per la morte di chiunque e mi dispiace ma questo non vuol dire che questo tragico evento trasformi chi ha commesso atti contro il popolo in un buon politico”.
Al leader leghista il Pd risponde immediatamente a muso duro il capogruppo al Senato Luigi Zanda: “Presenterò un esposto alla Procura della Repubblica perché valuti tutti i possibili riflessi penali delle affermazioni di Matteo Salvini nei confronti di Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano, Romano Prodi e Mario Monti. Le sue parole sono miserevoli e inaccettabili”.
“Veramente non c’è limite al peggio. Salvini, in crisi di protagonismo, non trova di meglio da fare che insultare, in modo becero, nel giorno della sua scomparsa, un grande uomo delle istituzioni come Carlo Azeglio Ciampi che, a differenza sua, ha servito l’Italia e gli italiani senza riserve e con grande competenza e lungimiranza”, dice Emanuele Fiano, della segreteria Pd. “Salvini non riuscirà mai realizzare un miliardesimo di ciò che ha fatto Ciampi per il suo Paese. Nel frattempo si vergogni”, aggiunge. “Con le indegne parole pronunciate sulla morte del Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, Salvini dimostra ancora una volta di essere un avvoltoio della politica che apre bocca solo per farsi notare, con insulti e parolacce”, rilancia la senatrice Pd Maria Spilabotte, vicepresidente della commissione Lavoro. “Un politico inutile all’Italia”, dice ancora a proposito del leader leghista. “Rinnoviamo il nostro cordoglio per la morte di un grande italiano, un uomo delle istituzioni che ha servito il Paese con grandi risultati per tutta la vita”, aggiunge tornando sulla figura di Ciampi.
“Il segretario dei leghisti ormai non sa più cosa inventarsi per avere qualche riga sui giornali e qualche spazio in tv. Ora arriva pure al dileggio di una persona appena scomparsa. Si possono avere idee diverse e diverse valutazioni sulla vicenda politica di Carlo Azeglio Ciampi ma le parole di Salvini sono l’ennesimo segno della sua cifra morale e politica. Poveraccio”. Lo afferma Nicola Fratoianni, dell’esecutivo nazionale di Sinistra Italiana.
Prese di distanza anche da parte del centrodestra. “L’uscita infelice di Matteo Salvini sul presidente Ciampi non dà merito alla storia della Lega Nord e allo stesso Matteo che conosco bene”. Lo afferma Maurizio Lupi, capogruppo di Area Popolare alla Camera, a margine della convention ‘Energie per l’Italia’, organizzata a Milano da Stefano Parisi. Per Lupi “ci può essere tantissima diversità, ma è un dato oggettivo che il presidente Ciampi, in un momento difficile per il nostro Paese, ha rappresentato un punto di riferimento per le nostre istituzioni”. Ecco perché, sostiene Lupi, “per una volta Salvini ha fatto autogol“. “Ogni tanto – aggiunge l’esponente di Ap – bisognerebbe ricordare a Salvini che essere parlamentari ed essere politici vuol dire avere, anche nella diversità, profondo rispetto delle istituzioni e di chi le rappresenta”.

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