lunedì 21 luglio 2014

Se non si fanno le riforme meglio andare a votare. Subito.



Renzi si gioca tutto sulle riforme. Un incidente e si va alle urne

INSIGHT - Il premier è pronto a lasciare e a chiedere le elezioni anticipate se a Palazzo Madama dovesse essere approvato anche un solo emendamento, ovviamente rilevante, che scardinerebbe l'impianto delle riforme. E sull'Italicum il rischio è anche maggiore...

Lunedì, 21 luglio 2014 - 19:19:00


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


L'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari non ha dubbi e adAffaritaliani.it afferma: "Renzi sta seriamente pensando alle elezioni anticipate". Un'ipotesi che trova conferme nel Partito Democratico. Ovviamente la partita chiave e quella delle riforme, sia costituzionali sia elettorale. Fonti vicine al segretario democratico spiegano ad Affari che il premier avrebbe dettato la linea prima di partire per il viaggio in Africa: se l'intesa a Palazzo Madama dovesse venire meno anche solo su un emendamento, magari del M5S, ovviamente su temi rilevanti come l'elezione diretta dei senatori, il presidente del Consiglio non starebbe un minuto di più a Palazzo Chigi. Una sconfitta sulle riforme, dopo la lunghissima trattativa che ha portato alla conferma del patto del Nazareno, sarebbe un colpo durissimo, soprattutto d'immagine e comporterebbe le dimissioni del premier e la fine del governo. Il pericolo è rappresentato dai franchi tiratori, moltissimi nel Pd, che potrebbero far sentire la loro voce soprattutto con il probabile voto segreto. Anche in Forza Italia molti non sono d'accordo con la linea di Berlusconi e se non rientra il no della Lega i numeri rischiano di essere superati. Stesso discorso, qualora dovessero passare le riforme istituzionali, per la legge elettorale. Anzi, sull'Italicum la situazione è ancora più complessa. Se ad esempio dovessero venire approvate le preferenze, che Forza Italia non vuole, salterebbe il patto del Nazareno e quindi tutta la riforma. E' delicatissimo il passaggio parlamentare di questi giorni, dal quale dipende il futuro dell'esecutivo e della legislatura stessa.

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