Riforme, a rilento i lavori in Aula al Senato
Renzi: “Nessun ostacolo può fermarci”
Da un lato gli addetti ai lavori sempre più perplessi sull’iter delle Riforme, dall’altro il presidente del Consiglio che vuole tirare dritto per la sua strada. “Non ci sono ostacoli che ci potranno fermare per la riforma costituzionale. Qui non molla nessuno”, ha tuonato il premier dall’inaugurazione dell’autostrada A35 Brebemi. “Dobbiamo smettere di fare di noi il paese del paradosso”.
Renzi come sempre punta sulla speranza: “L’Italia ha tutte le condizioni per uscire da questo momento di difficoltà. Dobbiamo avere il coraggio di dire che le risposte le abbiamo noi”. Ma intanto le difficoltà principali sono in Senato, per approvate entro una settimana il decreto. Il co-relatore Roberto Calderoli intanto spiega l’iter: “I relatori hanno già predisposto delle proposte. Se il governo le fa proprie, le riforme vengono approvate in una settimana”.
“Oltre due terzi degli emendamenti riguardano i primi due articoli”, spiega il leghista “Se passano un paio di emendamenti dei relatori su questi articoli, cadono tutti gli emendamenti, e quelli sui 38 altri articoli li votiamo in una settimana”. Calderoli e Anna Finocchiaro hanno espressi in effetti due pareri differenti sui due emendamenti presentati dalla Lega: il primo riguarda l’attribuzione al Senato delle competenze legislative sulla Finanza di regioni e comuni.
Il secondo invece prevede che venga istituita una legge costituzionale che stabilisca il numero minimo dei rappresentanti delle minoranze linguistiche presenti alla Camera. Proprio dai deputati intanto si leva la vote del presidente in quota Fi, Renato Brunetta, che dice: “Mi associo alla protesta del presidente dei senatori di Fi, Paolo Romani, che ha definito “irragionevole” il calendario proposto ieri dalla maggioranza”.
Renzi e i suoi infatti sono disposti a tutti pur di portare a casa le riforme e hanno annunciato un impegno costante sette giorni su sette dalle 9 alle 24.