mercoledì 15 gennaio 2014

Uno vale uno. Non sempre.

Ferrara: l’altra Sardegna del MoVimento 5 Stelle?

di   - 15/01/2014 - Nella città emiliana due meet up si contendono l'identità pentastellata per le elezioni comunali. Non si arriva ad un accordo nonostante il tentativo del deputato Ferraresi. E nel nuovo gruppo spuntano vecchie "conoscenze". Così Beppe Grillo potrebbe decidere di non concedere il logo

Ferrara: l'altra Sardegna del MoVimento 5 Stelle?
Rischia di diventare un nuovo caso “Sardegna” la corsa alle comunali sotto ilMoVimento 5 Stelle Ferrara. Da una parte Grilli Estensi, dall’altra il gruppo Ferrara in Movimento. Casaleggio ha esposto le sue remore neanche una settimana fa riguardo a casi di diatriba locali. Più esplicito è stato Beppe Grilloche ha (con un ps) ha precisato domenica: «Nel 2014, contrariamente a quanto riportato da alcuni giornali, il M5S parteciperà alle elezioni comunali in ogni Comune indipendentemente dal numero dei suoi abitanti dove si formerà una sua lista certificata. Inoltre, il M5S non appoggerà nelle prossime elezioni nessuna lista locale». Ma chi sono i veri 5 Stelle? Chi “merita” la certificazione?
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PASSATO E PRESENTE – Partiamo dall’anzianità. Il gruppo Grilli Estensi è stato fondato il 26 settembre del 2005. Si tratta di uno dei zoccoli più duri del MoVimento, con 432 iscritti al meet up. Il mu di Ferrara in MoVimento nasce a novembre 2012, anche se sulla pagina Facebook è indicata come nascita ufficiale del gruppo “settembre 2012″. Nella bio si legge “promuove le attività e la politica del M5S a Ferrara. Seguiamo Beppe Grillo dal 2006″. Hanno creato un sito ad hoc per le comunali intitolato “Per una lista 5 stelle Ferrara”:
Sulla scorta del non Statuto, sui principi delle 5 Stelle rappresentate dal Programma nazionale e della carta di Firenze, nascono le liste civiche sul territorio. Esse non sono vincolate a meetup vari, gruppi o personalità locali. Il Comitato Promotore per una Lista 5 Stelle si muove guidato da questo spirito e queste regole.
Nota di merito: le spese impiegate per il gruppo vengono indicate sul sito. Puro 5 Stelle? Non proprio. Perché nello statuto del Comitato promotore per la lista civica si richiedono 15 euro mensili:
Condizione necessaria per ottenere e mantenere la qualifica di socio promotore è quella di versare una quota mensile pari ad euro 15,00 che verranno destinati alla realizzazione dello scopo per cui il Comitato è stato creato. I Soci promotori hanno diritto di utilizzare gratuitamente eventuali materiali acquistati con il fondo del Comitato per la realizzazione degli eventi pubblici di cui agli artt. 2 e 4 del presente atto costitutivo. Sostenitori/Sottoscrittori sono tutti coloro che condividono lo scopo del Comitato e versano delle oblazioni per finanziarlo.
guarda la gallery:
FERRARESI THE PEACEMAKER - I rapporti tra i due meet up non sono idilliaci da tempo. La situazione è peggiorata a novembre quando sono stati indicati cinque grillini Estensi ritenuti responsabili di aver diffuso informazioni all’altro Comitato. Nei mesi scorsi nelle redazioni di stampa locale sono arrivate tre lettere anonime che indicavano problemi e questioni interne al mondo pentastellato ferrarese. Spifferi che hanno portato all’allontamento di alcuni attivisti. La situazione (prima della fuoriuscita di alcuni) “inceppava” continuamente la macchina lavorativa del vecchio Mu. Come peacemaker a metà ottobre fu mandato il deputato 5 Stelle Vitttorio Ferraresi (che proviene dagli Estensi). Per l’occasione si organizzò un incontro comune. le regole però proposte non furono condivise dal gruppo dei nuovi. Una di queste riguardava la “chiusura” del comitato elettorale.
VECCHIE LEVE (DI ALTRI) – Chi ci sarebbe dietro la nuova onda ferrarese? Vecchie leve fuoriuscite da Progetto per Ferrara di Valentino Tavolazzi. Come per esempio Angelo Storari, suo ex braccio destro che su La Nuova Ferraradichiara: «Io credo che bisogna trovare una soluzione, anche perché penso che potremmo avere un bel risultato alle amministrative. Per quanto mi riguarda confermo che non mi candiderò e che vorrei solo mettere a disposizione quel poco di esperienza che ho maturato in questi anni». Altre persone che fanno parte del gruppo sono Filippo Grossi, presidente. Salvo ononimie si tratta dell’ex segretario regionale Udeur (candidato alle comunali di Parma). A seguire Alessandro Gulinati attuale consigliere di circoscrizione di Ferrara eletto sotto Rifondazione comunista. Sarebbe quello che è stato scambiato per “grillino” nel caos del pass del disabile a Ferrara.
SOLO 5 STELLE: UNITI O NULLA - E ora? E ora in pieno mood 5 Stelle si cerca un accordo che però lo zoccolo duro del MoVimento non vede. Perché seguire la corsa al municipio con vecchie facce della politica italiana? Il voto sui candidati alle comunali (32 aspiranti consiglieri più il candidato sindaco) si dovrà fare sul portale di Grillo come spiega anche il quotidiano La Nuova Ferrara. Ma se non c’è pace? Se non c’è accordo? Allora niente simbolo. L’incubo di una nuova Sardegna sta rischiando di travolgere come uno tsunami situazioni analoghe riscontrate in alcuni Mu a 5 Stelle sparsi in tutta Italia. No logo no party. Grillo l’ha messo chiaro e tondo. Si sfida alle comunali solo sotto 5 stelle doc. Altri “appoggi” non saranno tollerati. Sulla pagina del mu dei Grilli Estensi capeggia una frase di Steve Jobs: «Ecco i pazzi. I disadattati. I ribelli. I contestatori. Puoi lodarli, disapprovarli, citarli, puoi non credere loro, puoi glorificarli o denigrarli. Ma ciò che non potrai fare è ignorarli. Perché loro sono quelli che cambiano le cose». Appunto: cambiare.

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