lunedì 13 gennaio 2014

Tra un anno vediamo cosa succede.

Pizzarotti, crisi del consenso: piace solo al 49% di Parma

Nella classifica del Sole 24 ore il primo sindaco a 5 stelle di un capoluogo scendo sotto la metà del gradimento. In un anno perde il 4%

Il sindaco Federico Pizzarotti
Il sindaco Federico Pizzarotti
PARMA - Non sarà un Sant'Ilario felice per il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, ancor meno per il suo staff. Nonostante la compagine di governo a 5 stelle sia saldamente al comando della città, il consenso nei confronti del primo cittadino, secondo "Il sole 24 ore" è in calo vertiginoso. Raccolta differenziata, inceneritore, Imu, rette scolastiche e altre scelte molto discusse in città hanno fatto crollare il consenso di Pizzarotti di 4 punti. Dal 53% certificato nei dati Ipr del 2013, il primo sindaco di un capoluogo made in Beppe Grillo scende al 49%. Nell'anno in cui si è acceso l'inceneritore, è partita la raccolta differenziata spinta porta a porta, è stato abolito il quoziente Parma, si sono aumentate le rette scolastiche, è arrivata la Tares e si è confermata al massimo l'aliquota Imu, il sindaco paga un durissimo scotto di consenso rispetto ad altri sindaci d'Italia. La classifica del "Sole 24 ore" la vince Alessandro Cattaneo, primo cittadino di Pavia e sindaco più amato d'Italia, seguito da Michele Emiliano e Vincenzo de Luca. Il crollo nel consenso di Pizzarotti porta il sindaco parmigiano sotto ai colleghi Giuliano Pisapia e Luigi de Magistris, mentre supera di un punto il collega genovese Marco Doria, fermo al 48%. 
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