Pattacini, dalla tv alla politica:
guida una lista grillina ad Anzola
L'ex giornalista di 7Gold, già protagonista del caso interviste a pagamento, smentisce per ora una sua candidatura diretta: "Mi limito a organizzare". Intanto a Bologna lo scontento continua a covare: "Bugani e Piazza hanno disintegrato il meetup"
di CATERINA GIUSBERTI
Pattacini smentisce, per ora, qualsiasi candidatura diretta ("mi limito a organizzare"), ma intanto su Facebook attacca gli attivisti storici del piccolo Comune: "Se a qualcuno non è andata giù in quanto pensava di candidarsi o di avere già in mente di formare lui una lista, sono solo contento di avergli rotto le uova nel paniere". Il riferimento è a Paolo Balboni, che negli ultimi mesi stava costruendo, insieme ad altri, una lista per le amministrative. Dal basso, come vuole la filosofia grillina. Invece su Anzola è piovuto Pattacini.
Nervi tesi a Bologna. Tutto mentre sotto le Due Torri lo scontento continua a covare sotto la cenere. Anzi. In questi mesi di apparente tranquillità è cresciuto, si è organizzato. I primi di gennaio alcuni dissidenti storici (a cominciare dall'espulsa Federica Salsi) si sarebbero incontrati in una località del nord Italia con altri grillini ribelli, o pensanti come amano definirsi, tra cui i parlamentari Luis Orellana, Lorenzo Battista e Francesco Campanella, anche lunedì i più duri nello sfidare la leadership Grillo-Casaleggio sul reato di immigrazione clandestina. Della situazione di Bologna, Battista è informatissimo: "Avrei molto
molto da dire sui due consiglieri comunali di Bologna - sbotta - Hanno disintegrato il meetup, sconfessato gli attivisti, ditemi se questa è democrazia dal basso. Bisognerebbe anche guardare i numeri. A Bologna il Movimento alle ultime politiche quanto ha preso? Sedici per cento? Nella mia Regione siamo arrivati oltre il 30, e quella doveva essere la culla del movimento...". Ma il consigliere comunale Massimo Bugani proprio ieri ha definito "servi della gleba" i critici.
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