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Il M5s vota sì all'abolizione del reato di clandestinità
Gli iscritti sbugiardano Grillo e Casaleggio: ok all'abrogazione. Favorevoli in 15.839, contro 9.093.
Ha vinto il sì. I militanti del Movimento 5 stelle hanno votato per l'abolizione del reato di clandestinità.
Dalle 10 alle 17 del 13 gennaio gli iscritti certificati potevano esprimere un parere vincolante online sul voto che il gruppo parlamentare del Senato deve esprimere il 14 gennaio sul delicato argomento clandestini.
A FAVORE IL 63% DEI VOTANTI. In 15.839 (oltre il 63%) hanno votato per l'abrogazione del reato, in 9.093 avrebbero preferito il mantenimento.
I votanti sono stati 24.932. Su una base di oltre 8 milioni di elettori del M5s alle elezioni politiche del 2013, gli aventi diritto erano gli iscritti certificati al 30 giugno 2013, pari 'solo' a 80.383. E di questi quasi il 69% non si è espresso, rinunciando al proprio clic.
Con l'abrogazione si mantiene comunque il procedimento amministrativo di espulsione che sanziona coloro che violano le norme sull'ingresso e il soggiorno nello Stato.
LA POLEMICA DURA DA OTTOBRE 2013. A ottobre 2013 proprio sulla legge Bossi-Fini eraesplosa la polemica tra attivisti sul blog di Grillo, dopo un emendamento-blitz dei senatori cinque stelle in commissione Giustizia che poneva le basi per la cancellazione del crimine di essere clandestini.
Erano i giorni successivi alla strage di Lampedusa del 3 ottobre in cui centinaia di migranti persero la vita in seguito a un naufragio vicino all'isola dei Conigli.
Il comico e il guru Gianroberto Casaleggio però intervenirono dettando la linea del 'no' all'abrogazione: «Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l'abolizione del reato di clandestinità, il M5s avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico».
Tre mesi dopo sono stati sconfessati dai loro stessi elettori.
Dalle 10 alle 17 del 13 gennaio gli iscritti certificati potevano esprimere un parere vincolante online sul voto che il gruppo parlamentare del Senato deve esprimere il 14 gennaio sul delicato argomento clandestini.
A FAVORE IL 63% DEI VOTANTI. In 15.839 (oltre il 63%) hanno votato per l'abrogazione del reato, in 9.093 avrebbero preferito il mantenimento.
I votanti sono stati 24.932. Su una base di oltre 8 milioni di elettori del M5s alle elezioni politiche del 2013, gli aventi diritto erano gli iscritti certificati al 30 giugno 2013, pari 'solo' a 80.383. E di questi quasi il 69% non si è espresso, rinunciando al proprio clic.
Con l'abrogazione si mantiene comunque il procedimento amministrativo di espulsione che sanziona coloro che violano le norme sull'ingresso e il soggiorno nello Stato.
LA POLEMICA DURA DA OTTOBRE 2013. A ottobre 2013 proprio sulla legge Bossi-Fini eraesplosa la polemica tra attivisti sul blog di Grillo, dopo un emendamento-blitz dei senatori cinque stelle in commissione Giustizia che poneva le basi per la cancellazione del crimine di essere clandestini.
Erano i giorni successivi alla strage di Lampedusa del 3 ottobre in cui centinaia di migranti persero la vita in seguito a un naufragio vicino all'isola dei Conigli.
Il comico e il guru Gianroberto Casaleggio però intervenirono dettando la linea del 'no' all'abrogazione: «Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l'abolizione del reato di clandestinità, il M5s avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico».
Tre mesi dopo sono stati sconfessati dai loro stessi elettori.
Lunedì, 13 Gennaio 2014
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