Alla cittadina Castelli “fa schifo” Landini. Così si esprime un frutto bacato del web
DOMENICA, 12 GENNAIO 2014
Laura Castelli ha una bella faccia simpatica. A 27 anni, laureata in economia aziendale, è stata eletta alla Camera dei Deputati nella circoscrizione piemontese per il MoVimento 5 Stelle. Dopo aver visto in tv ospite da Santoro il segretario della Fiom-Cgil, ha pensato bene di scrivere su twitter le seguenti parole testuali:
“Landini mi fai schifo. Parli con le parole del M5S ma hai firmato l’Accordo di Maggio 2013. Sparisci schiavo del Pd”.
Qui non siamo santerellini. Da quando esiste questo blog la censura è ridotta al minimo (minacce di morte o giù di lì) e dunque conosciamo bene la temperatura della rete, o meglio di alcune frange marginali che la usano come sfogatoio. Eppure mi impressiona che una rappresentante del popolo, chiamata a svolgere professionalmente un mandato parlamentare, ritenga di potersi esprimere così su materie che concernono il destino della nostra comunità. Davvero Landini “fa schifo” alla cittadina Castelli? E perchè mai? Quanti fra gli utenti del web hanno cognizione dell’accordo del maggio 2013 che, secondo la cittadina Castelli, Landini avrebbe firmato? (apro parentesi: trattasi di un accordo sottoscritto dalle confederazioni sindacali con le controparti imprenditoriali sulla regolamentazione della rappresentanza)
Siamo a metà fra l’analfabetismo e la barbarie, quando le castronerie vomitate in rete sotto la protezione di nickname vengono spacciate per nuova politica da una parlamentare schifiltosa. La quale, sia detto per inciso, dovrebbe sciacquarsi la bocca prima di pronunciare il nome di Landini; e non farebbe male a documentarsi prima di esprimere opinioni sulla Fiom Cgil. Temo che con il suo tweet Laura Castelli abbia solo rivelato di essere uno dei tanti frutti bacati del web.
“Landini mi fai schifo. Parli con le parole del M5S ma hai firmato l’Accordo di Maggio 2013. Sparisci schiavo del Pd”.
Qui non siamo santerellini. Da quando esiste questo blog la censura è ridotta al minimo (minacce di morte o giù di lì) e dunque conosciamo bene la temperatura della rete, o meglio di alcune frange marginali che la usano come sfogatoio. Eppure mi impressiona che una rappresentante del popolo, chiamata a svolgere professionalmente un mandato parlamentare, ritenga di potersi esprimere così su materie che concernono il destino della nostra comunità. Davvero Landini “fa schifo” alla cittadina Castelli? E perchè mai? Quanti fra gli utenti del web hanno cognizione dell’accordo del maggio 2013 che, secondo la cittadina Castelli, Landini avrebbe firmato? (apro parentesi: trattasi di un accordo sottoscritto dalle confederazioni sindacali con le controparti imprenditoriali sulla regolamentazione della rappresentanza)
Siamo a metà fra l’analfabetismo e la barbarie, quando le castronerie vomitate in rete sotto la protezione di nickname vengono spacciate per nuova politica da una parlamentare schifiltosa. La quale, sia detto per inciso, dovrebbe sciacquarsi la bocca prima di pronunciare il nome di Landini; e non farebbe male a documentarsi prima di esprimere opinioni sulla Fiom Cgil. Temo che con il suo tweet Laura Castelli abbia solo rivelato di essere uno dei tanti frutti bacati del web.
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