GRILLO: "NAPOLITANO NON È SUPER PARTES.
CHIEDERSI SE VUOLE SALVARE B. È LECITO"
Mercoledì 9 Ottobre 2013
ROMA - «Le lacrime napulitane versate per coloro che sono detenuti sono sospette da parte di chi è parte fondante di questa classe politica». Beppe Grillo dal suo blog attacca Napolitano e gli ricorda il piano carceri presentato a luglio dal M5S. «Nessuna risposta. C'erano le vacanze in Alto Adige, signor Presidente?». «Ieri il presidente dei partiti (in quanto eletto dai loro nominati) Giorgio Napolitano ha detto che il M5S ha un chiodo fisso e se ne frega dei problemi della gente» ricorda Grillo che allora chiede al Capo dello Stato: «Cosa ha fatto su questi punti, signor Presidente? Con quale urgenza si è mosso in questi anni? Si è svegliato ora con una soluzione che non risolve nulla perchè la maggior parte di chi verrà scarcerato in pochi mesi tornerà in galera, ruberà ancora, minaccerà ancora, si macchierà degli stessi reati». Per Grillo, in questo modo, «il richiamo per i delinquenti degli altri Paesi diventerà una sirena irresistibile». Oltre al piano carceri, ricorda Grillo, «il blog ha denunciato con filmati, inchieste, interviste le morti in carcere in questi anni. Lei dov'era, signor Presidente? Il blog ha prodotto un libro sugli orrori delle carceri italiane, lei lo ha letto, signor Presidente? Sa per caso chi è Niki Gatti, il ragazzo morto in carcere, signor Presidente? Il M5S ha chiesto più volte l'introduzione del reato di tortura non previsto nel codice penale, unico caso tra le nazioni occidentali, ne era a conoscenza, signor Presidente?». Insomma, «Lei sa meglio di chiunque che l'amnistia e l'indulto non risolvono il problema delle carceri e aggraveranno i conflitti sociali. Perchè lo fa allora, signor Presidente?». "LECITO CHIEDERSI SE E' UN FAVORE A BERLUSCONI" Sulla proposta di Napolitano per l'amnistia e l'indulto «il sospetto che l'appello avvenga per salvare Berlusconi e una miriade di colletti bianchi è lecito», scrive Beppe Grillo sul suo blog dove accusa anche il capo dello Stato di non essere super partes. «Lei dovrebbe esserlo e non lo è quando attacca il M5S, che rappresenta otto milioni e mezzo di italiani». Noi, continua, «abbiamo un chiodo fisso, l'onestà, e non lo baratteremo con nessuno. Noi non molleremo, si metta l'animo in pace. Ccà nisciuno è fesso». AGLI ATTIVISTI: "ATTENTI AL VILIPENDIO" Dopo la marea di commenti degli attivisti sul suo blog, Beppe Grillo torna a chiedere al 'popolò Cinque Stelle di esprimersi sul 'caso Napolitano'. E rinnova l'invito alla cautela. «Esprimete il vostro pensiero in maniera corretta. Evitate il vilipendio al capo dello Stato» avverte in un post scriptum al suo post.
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