mercoledì 9 ottobre 2013

Non ho mai avuto particolare simpatia per Livia Turco, per me un'intellettuale senza alcun radicamento tra la gente. In questo caso mi devo ricredere. Non c'è espressione migliore della sua. I grillini sono proprio dei cretini.


Ma che cretini… non trovo altre espressioni per definire il Movimento 5 Stelle“. Così Livia Turco, a “L’aria che tira”, su La7, bolla la protesta dei parlamentari pentastellati contro il messaggio del Capo dello Stato sulle carceri e sulla necessità dell’amnistia. “Non sanno nulla delle carceri italiane” – continua con veemenza l’ex ministro della Salute – “non sanno che nelle carceri italiani ci sono i poveri cristi, va bene? E dire che queste carceri sono una vergogna è poco. Io ci sono stata più volte, da cittadina e da ministro. E ogni volta sono uscita da lì col cuore gonfio, gonfio, gonfio”. E dedica a Giorgio Napolitano un omaggio straripante di gratitudine: “Grazie Presidente per aver avuto il coraggio di dire la verità al Paese in un momento difficile come questo. Una verità scomoda. Ma l’ha detta. Grazie Giorgio Napolitano! E chi risponde come i grillini” – rincara – “in questo modo ossessionato da Berlusconi di fronte all’atto di coraggio di Napolitano è subalterno,se ne frega dei problemi della gente in carne ed ossa, vive nel teatrino della politica, lontano mille miglia dai problemi delle persone. E in questo modo santificherà Silvio Berlusconi”. Sul Cavaliere l’esponente del Pd dichiara: “Non sono mai stata ossessionata da lui, che è una presenza importantissima nella storia del nostro Paese. Per me Berlusconi è stato un avversario difficile da combattere, un avversario che ha saputo parlare alla pancia profonda del Paese. E non ci si libera di lui parlando dei suoi guai giudiziari e delle tv“. E continua il suo attacco al M5S e l’appassionata difesa del Presidente della Repubblica: “Non si può rappresentare Napolitano come la politica e i deputati dei 5 Stelle come “la gente”. Anche loro fanno parte della classe politica. Napolitano in questi anni è la politica che è vissuta in mezzo alla gente e che si è fatto carico dei problemi del nostro Paese. E nelle carceri italiane c’è stato più volte. Il suo discorso di ieri” – prosegue – “è il frutto di un lavoro serio, di ascolto della gente, è stata un’assunzione di responsabilità forte, dura, scomoda. E il M5S non può continuare col giochetto: ‘Voi siete del palazzo, noi siamo la gente’”. Loro non si fanno carico del problema che Napolitano ha posto in Parlamento”  di Gisella Ruccia
9 ottobre 2013

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