lunedì 7 ottobre 2013

E pensare che ci sono persone che pensano male di questo scrittore. Una grande persona ed un uomo coraggioso.


Saviano in aula al processo sui Casalesi “La mia vita libera solo fuori dall’Italia”
Cancellieri: “Tutto il Paese è con lui”

ANSA
Roberto Saviano fotografato a Napoli il 23 settembre

Sfogo dello scrittore: «Io un reduce
che racconta la battaglia. La scorta? Così non ce la faccio più a vivere».
Il ministro: grande considerazione
«Mi sento come un reduce che racconta una battaglia con la percezione che gli astanti non possono percepire fino in fondo ciò che sento e provo. Non ce la faccio più ed ho chiesto ad un ufficiale dei carabinieri di togliermi la scorta, mi hanno risposto: “non ci pensare nemmeno”». 
Lo ha detto nella sua testimonianza in aula Roberto Saviano, lo scrittore minacciato dalla camorra e testimone alla settima sezione penale del tribunale di Napoli nel processo contro Antonio Iovine e Francesco Bidognetti, accusati di minacce. Imputati anche i loro difensori Carmine D’Aniello e Michele Santonastaso. Lo scorso giugno aveva testimoniato la giornalista e senatrice del Pd Rosaria Capacchione, a sua volta presa di mira dai due boss. «Immagino che la mia vita possa essere libera solo all’estero, in Paesi che possano darmi un’altra identità, così che possa permettermi una vita nuova che comincia da zero», ha detto Saviano.  

«Tutto il paese è con lui» ha detto il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, che si sente «legata a lui da un rapporto direi di amicizia». «Ho grande stima e considerazione di Roberto Saviano - ha affermato a Lussemburgo - Certo, non è facile trovarsi a dover accusare la camorra, ma non dimentichiamo che grazie al suo intervento sono state compiute operazioni molto significative. Chiaramente - ha osservato - quando ci si pone in certe posizioni i problemi arrivano, però credo che tutto il Paese sia con lui».  

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...