Beppe Grillo sconfessa i suoi: “I migranti non devono arrivare”
Pubblicato il 10 ottobre 2013 11.45 | Ultimo aggiornamento: 10 ottobre 2013 17.11
di Warsamé Dini Casali
ROMA - Beppe Grillo sconfessa i suoi: “I migranti non devono arrivare”. Sul reato di clandestinità qual è la posizione del Movimento 5 Stelle? Ieri due suoi senatori hanno presentato in commissione Giustizia l’emendamento per l’abolizione del reato di clandestinità. Oggi Beppe Grillo e Casaleggio li attaccano frontalmente sul blog: “L’M5S non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo”.
Per i leader M5S l’emendamento è un invito ad imbarcarsi per l’Italia: “Il messaggio che riceveranno sarà interpretato nel modo più semplice: ‘la clandestinità non è più reato’. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?”
In tema di immigrazione sono note le posizioni diGrillo, per esempio la sua contrarietà allo ius soliautomatico per chi nasce in Italia. Del resto, la composizione stessa di M5S, con una buona parte di elettori delusi dai partiti di sinistra ma sensibili alle istanze di apertura e accoglimento, alimenta la frattura interna sulla questione. Vertici contro base, real-politik contro cambiamento?
La sconfessione dall’alto dei senatori Maurizio Buccarella e Andrea Cioffi è senza se e senza ma : “La loro posizione in commissione Giustizia è del tutto personale, non faceva parte del programma. Non siamo d’accordo sia nel metodo e nel merito”.
Anche perché, al di là del merito, da un punto di vista elettorale la questione scotta: ”Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico”.
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