Carceri, M5s: «Il nostro piano presto al Colle»
La capogruppo Paola Taverna: «Soluzioni migliori dell'indulto».
Dopo le aspre polemiche dell'8 ottobre, quando, dopo il messaggio alle Cameresull'emergenza-carceri del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il Movimento 5 stelle aveva accusato il capo dello Stato di preparare un salvacondotto per Silvio Berlusconi, i grillini hanno annunciato di essere pronti a consegnare al Colle il loro piano per risolvere il problema del sovraffollamento delle prigioni italiane.
«PIANO PRONTO DAL 5 AGOSTO». La capogruppo pentastellata al Senato Paola Taverna ha affermato: «È dal 5 agosto che esiste un nostro piano per risolvere il problema del sovraffollamento con soluzioni più efficaci dell'indulto e dell'amnistia».
Ma nei confronti del presidente il 'dente' dei Cinque stelle resta avvelenato. «Soltanto ieri il presidente della Repubblica ha scoperto che c'è un problema nelle carceri», si è chiesto il senatore Michele Giarrusso ricordando che già nel 2006 a beneficiare dell'indulto è stato Silvio Berlusconi.
«A CHI SERVE L'INDULTO?». «A chi serve adesso? Possiamo pensare a un ex vicepresidente del Csm indagato per falsa testimonianza o a qualche tesoriere di partito che è nei guai con la giustizia», ha insinuato il senatore spiegando: «Noi continueremo a porci queste domande».
Nessuna marcia indietro, dunque, se non per rispondere con una proposta alle dichiarazioni del presidente. «Quale sarebbe stata la reazione del Pdl se il presidente avesse detto che se ne frega dei cittadini e pensa solo a uno? E del Pd se gli avesse detto che non pensa ai lavoratori?», ha detto la capogruppo al Senato Paola Taverna che ha aggiunto: «È naturale che in un momento particolare come questo, proposte come quella del presidente alimentino dubbi. E non solo nel M5s».
«PIANO PRONTO DAL 5 AGOSTO». La capogruppo pentastellata al Senato Paola Taverna ha affermato: «È dal 5 agosto che esiste un nostro piano per risolvere il problema del sovraffollamento con soluzioni più efficaci dell'indulto e dell'amnistia».
Ma nei confronti del presidente il 'dente' dei Cinque stelle resta avvelenato. «Soltanto ieri il presidente della Repubblica ha scoperto che c'è un problema nelle carceri», si è chiesto il senatore Michele Giarrusso ricordando che già nel 2006 a beneficiare dell'indulto è stato Silvio Berlusconi.
«A CHI SERVE L'INDULTO?». «A chi serve adesso? Possiamo pensare a un ex vicepresidente del Csm indagato per falsa testimonianza o a qualche tesoriere di partito che è nei guai con la giustizia», ha insinuato il senatore spiegando: «Noi continueremo a porci queste domande».
Nessuna marcia indietro, dunque, se non per rispondere con una proposta alle dichiarazioni del presidente. «Quale sarebbe stata la reazione del Pdl se il presidente avesse detto che se ne frega dei cittadini e pensa solo a uno? E del Pd se gli avesse detto che non pensa ai lavoratori?», ha detto la capogruppo al Senato Paola Taverna che ha aggiunto: «È naturale che in un momento particolare come questo, proposte come quella del presidente alimentino dubbi. E non solo nel M5s».
«Ha espresso un parere politico su di noi»
Dunque, per quanto possa sembrare eccessivo, è anche comprensibile l'invito alle dimissioni. Napolitano sui Cinque Stelle «ha espresso un parere politico. E allora ci chiediamo: è ancora super partes? Il presidente della Repubblica non può permettersi di fare quelle dichiarazioni. Deve tutelare tutti, anche chi rappresenta il 25% degli italiani», ha affermato la deputata Francesca Businarolo. «Noi siamo propositivi e abbiamo un piano. Loro dicono che Silvio Berlusconi non c'entra? Che i reati fiscali non c'entrano? Come facciamo a fidarci?», ha chiesto la deputata Giulia Sarti avvertendo: «Se proveranno a introdurre salvacondotti saremo i primi a denunciarlo. Ma oggi pensiamo alle proposte per i detenuti».
«GESTIONE DELLE CARCERI FALLIMENTARE». I 5 stelle hanno spiegato: «Le forze politiche sono concordi che serve una soluzione strutturale al sovraffollamento: è quella che proponiamo noi», aggiungendo che «la gestione delle carceri in questi ultimi 20 anni è stata fallimentare».
Il piano dei grillini prevede un aumento di 22 mila posti entro il 2015 senza costruire nuove carceri, a eccezione di un istituto in Campania da 800 posti, ma limitandosi a ristrutturare le prigioni esistenti. Tuttavia servirebbero 355 milioni di euro per uscire completamente dalla fase emergenziale.
NIENTE CARCERE PER I CLANDESTINI. Intanto il M5s ha presentato due emendamenti alla delega sulla messa alla prova e sulle depenalizzazioni in discussione in commissione Giustizia al Senato per «abolire subito» la carcerazione per i reati di clandestinità e di uso di droghe leggere: tale provvedimento dovrebbe contribuire alla soluzione del problema del sovraffollamento delle carceri.
Lo hanno annunciato i senatori grillini Maurizio Buccarella e Michele Giarrusso, che sul punto hanno dichiarato: «Invitiamo le altre forze a votare con noi per dare una risposta tempestiva al problema senza demagogia».
«GESTIONE DELLE CARCERI FALLIMENTARE». I 5 stelle hanno spiegato: «Le forze politiche sono concordi che serve una soluzione strutturale al sovraffollamento: è quella che proponiamo noi», aggiungendo che «la gestione delle carceri in questi ultimi 20 anni è stata fallimentare».
Il piano dei grillini prevede un aumento di 22 mila posti entro il 2015 senza costruire nuove carceri, a eccezione di un istituto in Campania da 800 posti, ma limitandosi a ristrutturare le prigioni esistenti. Tuttavia servirebbero 355 milioni di euro per uscire completamente dalla fase emergenziale.
NIENTE CARCERE PER I CLANDESTINI. Intanto il M5s ha presentato due emendamenti alla delega sulla messa alla prova e sulle depenalizzazioni in discussione in commissione Giustizia al Senato per «abolire subito» la carcerazione per i reati di clandestinità e di uso di droghe leggere: tale provvedimento dovrebbe contribuire alla soluzione del problema del sovraffollamento delle carceri.
Lo hanno annunciato i senatori grillini Maurizio Buccarella e Michele Giarrusso, che sul punto hanno dichiarato: «Invitiamo le altre forze a votare con noi per dare una risposta tempestiva al problema senza demagogia».
Mercoledì, 09 Ottobre 2013
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