lunedì 7 ottobre 2013

Questo grande sindacalista ha firmato un contratto alla Fiat escludendo la Fiom e determinando la disoccupazione totale degli operai. Adesso ha il coraggio di far finta di difendere la cassa integrazione. Sulla cassa integrazione metteteci i soldi dei vostri distacchi a carico dello stato.


Reddito minimo, Raffaele Bonanni freddo: “Non si tocchi cassa integrazione”

ROMA – Reddito minimo? Il segretario della Cisl Raffaele Bonanni resta freddo e perplesso. Perché, è la sua idea, l’importante è non togliere fondi alla cassa integrazione. Il tutto arriva nel giorno in cui, in Svizzera, si discute di un referendum per introdurre un reddito minimo di cittadinanza di 2mila euro.
  “Noi – le parole di Bonanni –  diffidiamo di chi ci vuole portare grandi doni senza discutere . Secondo me è la solita discussione per toglier molte casse integrazioni, soprattutto quelle in deroga, e per questo dico al ministro Giovannini che queste discussioni le faremo alla fine della crisi. Se questo deve essere un espediente per non dare un sostegno a chi oggi rischia un posto di lavoro allora noi non siamo d’accordo”.
Bonanni ne ha parlato ai microfoni de “L’Economia prima di tutto” del Gr Rai prima dell’incontro fra sindacati e il premier Letta sulla legge di stabilità che potrebbe introdurre il reddito minimo. Dalla riunione i sindacati, spiega Bonanni,
”attendono ciò che abbiamo chiesto da mesi; una svolta sulla politica fiscale perché sia rivolta quasi esclusivamente su lavoratori e pensionati che sono soggetti deboli obbligati a pagare molto più del dovuto. Abbiamo chiesto di restituirci i soldi. Chiediamo anche un taglio netto di tasse per chi investe o reinveste i propri utili al fine di spronare le assunzioni. Chiediamo di detassare fortemente i redditi da lavoro provenienti da una produttività che siamo interessati a far crescere”.


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