venerdì 5 aprile 2013

Ma quale hacker. E' stato pubblicato da qualche grillino. Strano che in queste occasioni non vi siano dirette streaming così almeno il popolo della democrazia diretta potrebbe sapere cosa succede.


Mail al veleno, si spacca il M5S
a Bologna la faida è online

Un giro di messaggi privatissimo per organizzare la cacciata di Favia e Salsi è stato pubblicato da un hacker sul meet up grillino. Offese e ingiurie verso i ribelli ma anche verso gli attivisti "pecoroni". Piazza e Bugani dalla polizia postale per denunciare l'attacco al sito. I commenti su facebook: "Siamo peggio dei vecchi partiti"

di CATERINA GIUSBERTI Corvi, imboscate, tradimenti e cospirazioni per cacciare i ribelli Giovanni Favia e Federica Salsi. Grandi manovre per aggirare l'appoggio di cui entrambi godevano nell'assemblea del Movimento 5 stelle facendo leva sui propri punti forti: essere gli eletti, avere dalla loro il consenso di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio e “il megafono” Nick il Nero (ora promosso a cameraman del Senato).

Un giro di mail private piomba come una bomba sul meet up di Bologna. Proprio nella giornata in cui Grillo smentisce qualsiasi spaccatura interna dicendo: "Gli altri sono divisi, non noi".

Dentro, c'è una telecronaca rabbiosa. Un dietro le quinte doloroso per il Movimento della trasparenza.  “Un contesto quello del Movimento di Bologna, che è peggio delle correnti di partito”, commentano gli attivisti su Facebook. Nel frattempo, i consiglieri comunali Marco Piazza e Massimo Bugani stamattina erano alla Polizia Postale, per denunciare l'hackeraggio del sito.

Repubblica Bologna è su Facebook e Twitter

I fatti. Giovedì sera un utente è entrato, con un finto nick name, nel sito del meetup 14 di Bologna, ha bloccato il potere degli amministratori del sito che per
qualche ora non hanno più potuto intervenire per bloccare i contenuti, e ha scaricato la bomba. Una corrispondenza di mail private tra i conisiglieri comunali Marco Piazza e Massimo Bugani, la consigliera di quartiere Serena Saetti, il collega Werter Danielli, il video-maker Nick il Nero e due collaboratori dei consiglieri in Comune. Siamo a novembre dell'anno scorso. Si parla di come fare fuori il consigliere regionale Favia e i "faviani".

Sono mail impietose dove gli attivi vengono definiti “pecoroni”, e si sprecano offese ai danni di Favia (“nano di m..”) e Salsi (“non posso più stare nella stessa stanza con lei”). Si parla anche dell'ormai famigerata ressa con i giornalisti, nella prima assemblea dopo il caso Salsi a Ballarò, in cui Nicola Virzì (in arte Nick il Nero) prese per il braccio violentemente l'ex consigliere di quartiere Pasquale Rinaldi, che tentava di fermarlo mentre offendeva i giornalisti presenti. “Stiamo diventando fascisti”, scriveva Rinaldi sul meetup. A gennaio, pochi mesi dopo questo scambio di mail, si è dimesso dal quartiere Savena e ha lasciato il movimento.

Bugani intanto getta acqua sul fuoco: “Niente di che, solo la testimonianza di un periodo molto teso, ampiamente riportato dai giornali. Solo con toni più accesi come succede in uno scambio di mail tra quattro amici”.   

 
(05 aprile 2013)©

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