M5s, le riunioni fiume dei parlamentari e la democrazia "infinita". L' "incubo" assembleare dei senatori e dei deputati di Grillo
Pietro Salvatori, L'Huffington Post | Pubblicato: 04/04/2013 19:37 CEST | Aggiornato: 04/04/2013 19:40 CEST
"Per favore, usciamo da questo incubo assembleare che ci tiene per dieci ore al giorno inchiodati a riunioni interminabili". Le parole di Maurizio Buccarella non sono la chiosa della riunione dei senatori del Movimento 5 stelle di oggi, ma poco ci è mancato. Smorzati così gli entusiasmi, gli inquilini stellati di Palazzo Madama hanno impiegato cinque minuti a sciogliere un incontro che già volgeva al termine.
Uno dei pochissimi andati in streaming. La giustificazione? Si eleggevano le cariche del gruppo, e in questo caso (uno dei rari) i cittadini hanno il diritto di sapere direttamente quel che succede. Per la cronaca, i vice capigruppo sono stati identificati nelle persone di Elisa Bulgarelli e Luis Alberto Orellana, mentre sono stati elettiMaria Mussini come segretaria, delegato d'aula Vincenzo Santangelo e nel ruolo di tesoriere Sergio Puglia. Ma lo streaming è servito per far capire come si svolgono il più delle volte le riunioni - anche quelle a porte chiuse - dei parlamentari a 5 stelle.
Che per formazione ed abitudine sono portati a sviscerare ogni singolo problema e a valutare di volta in volta se sottoporlo al voto dell'assemblea. Sì, è fuor di dubbio che nel segreto di una stanza riservata e l'occhio della diretta streaming oscurato, gli argomenti più 'politici' vengano affrontati in maniera più organica. Ma le eventuali lacerazioni spesso non avvengono sugli snodi cruciali della vita democratica, bensì sulle tecnicità spicciole dell'argomento che si discute.
La voce sorniona di Buccarella si è levata dopo venti minuti di acceso confronto sul seguente tema: "Dobbiamo decidere se vederci lunedì. Qualora ci vedessimo, dobbiamo votare a che ora tenere l'incontro". Di lì lo scontro: "Dobbiamo occuparci del territorio, non è possibile ripartire domenica sera", "Non torno a casa da più di un mese", "Per noi sardi è difficile arrivare di mattina", "Dobbiamo stare qui cinque giorni a settimana, come gli operai Fiat in fabbrica", e via discorrendo. Morale della favola, fate come vi pare: riunione aggiornata alle 15.00 del lunedì della prossima settimana, "ma per chi vuole un gruppetto di noi sarà qui già dalle dieci".
Enza Blundo, la senatrice abruzzese che stava parlando prima che si affrontasse l'argomento topico, riprende la parola dopo l'estenuante dibattito: "Scusate, volevo finire il mio ragionamento, non pensavo che decidere se vederci lunedì avrebbe richiesto quasi mezz'ora...". Nel frattempo Marco Scibona aveva sommessamente chiesto: "Potremmo mettere all'ordine del giorno l'uscita dei nostri dalla Commissione speciale?". Una proposta di un singolo, garbata, con una sua valenza specifica. Che se fosse trapelata in assenza della diretta sarebbe stata già un caso.
Alla fine della riunione la moderatrice Bulgarelli scende a fumare una sigaretta. "Senatrice, come valuta la discussione?". "No dai, non posso dire niente". "Ma era in streaming". "Ah già, è vero...!".