Casaleggio ordina e il subcomandante Travaglio risponde
Il Fatto titola “Ombra P3 sul governo”, sarebbe uno scoop se la P3 esistesse realmente
La direttiva di Casaleggio è partita la scorsa settimana (”Buttano fango su di noi, il Pd la pagherà cara”, secondo quanto riportato dal Corriere), e il subcomandante Travaglio ha risposto con entusiasmo e prontezza. Il “fango” – cioè l’inchiesta sul voto di scambio politico-mafioso che ha investito e travolto la giunta grillina di Quarto – scivola in fondo a pagina 8, mentre l’apertura del Fatto è tutta per il Pd: “L’ombra P3 sul governo”. Perbacco, roba grossa: se soltanto la P3 esistesse davvero.
La “notizia”, chiamiamola così, è sempre la stessa e viene da Libero: Flavio Carboni avrebbe incontrato un paio di volte, non da solo e per una manciata di minuti, l’allora vicepresidente di Banca Etruria Pier Luigi Boschi, padre della ministra delle Riforme. Lo stesso Carboni avrebbe suggerito il nome di un direttore generale (Fabio Arpe) per l’istituto di credito, il cui consiglio d’amministrazione però ne nominò un altro. Fine della storia. Non ci sono reati né illeciti, non c’è un’inchiesta in corso, Carboni non ha influito in nessun modo sul destino della banca, il governo ovviamente non c’entra nulla.
Ma Casaleggio ha ordinato di picchiare duro, e il subcomandante Travaglio obbedisce: persino la presentazione del libro di Massimo Parisi sul patto del Nazareno, cui ieri ha partecipato Denis Verdini, diventa una prova d’accusa, perché l’ex braccio destro di Berlusconi risulta imputato in un processo, tuttora in corso, che dovrebbe per l’appunto stabilire l’esistenza della fantomatica P3. La quale P3, sebbene al momento non esista se non nell’opinione di alcuni Pm e dei loro portavoce iscritti all’Ordine dei giornalisti, è però in grado di “gettare un’ombra” sul governo. La macchinetta del fango gira a pieno regime, anche oggi Casaleggio ha ottenuto la richiesta genuflessione quotidiana.
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