Il Papa: "Un credente non può parlare di povertà e vivere come un faraone"
Francesco parla anche di corruzione: "La tentazione c'è sempre nella vita pubblica. Sia politica che religiosa"
"Vorrei sottolineare due tentazioni - spiega Bergoglio - la chiesa deve parlare con la verità e anche con la testimonianza: la testimonianza della povertà. Se un credente parla della povertà o dei senzatetto e conduce una vita da faraone: questo non si può fare. Questa è la prima tentazione. L'altra tentazione è di fare accordi con i governi. Si possono fare accordi, ma devono essere accordi chiari, accordi trasparenti. Per esempio: noi gestiamo questo palazzo, ma i conti sono tutti controllati, per evitare la corruzione. Perché c'è sempre la tentazione della corruzione nella vita pubblica. Sia politica, sia religiosa".
"Io - prosegue il Papa con un esempio - ricordo che una volta con molto dolore ho visto - quando l'Argentina sotto il regime dei militari è entrata in guerre con la Gran Bretagna per le isole Malvine - che la gente dava delle cose, e ho visto che tante persone, anche cattolici, che erano incaricati di distribuirle, le portavano a casa. C'è sempre il pericolo della corruzione. Una volta ho fatto una domanda a un ministro argentino, un uomo onesto. Uno che ha lasciato l'incarico perché non poteva andare d'accordo con alcune cose un po' oscure gli ho fatto la domanda: quando voi inviate aiuti, sia
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