sabato 7 novembre 2015

Cantone veramente una gran persona ed un ottimo magistrato.

Roma capitale, spese legali Atac per 2,5 milioni di euro. Interviene Raffaele Cantone

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Nuova grana per l'Atac, l'azienda di trasporto pubblico romana. A pochi giorni dal report dell'Anticorruzione che metteva in luce come il 90% degli appalti effettuati negli ultimi cinque anni fosse stato affidato senza gara, per un valore complessivo stimato attorno ai 2 miliardi di euro, l'Authority guidata da Raffaele Cantone mette sotto la lente una particolare tipologia di affidamenti: quelli per le consulenze e i servizi legali. E non solo per l'entità della cifra sborsata tra 2011 e 2015, pari a 2 milioni e mezzo di euro, ma soprattutto perché Atac ha un suo un ufficio legale ad hoc. Perché, quindi, la società ha dovuto appaltare fuori, e con frequenza, queste attività? E' la domanda a cui la municipalizzata del Comune di Roma, travolta nel 2011 dallo scandalo 'parentopoli', oggi alle prese con una crisi finanziaria che pesa sul bilancio, dovrà rispondere attraverso una relazione dettagliata da inviare entro 30 giorni a Cantone.
La richiesta dell'Autorità muove da una lettera che l'ex assessore ai Trasporti di Roma, Stefano Esposito, ha inviato al garante ed è stata inoltrata al presidente di Atac, Roberto Grappelli, al commissario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca e allo stesso Esposito.
Ma Atac, da parte sua, si difende, ribadisce la "piena collaborazione" con l'Autorità Anticorruzione e afferma di aver "drasticamente ridotto" le spese legali a partire dal 2013 "grazie alla notevole opera di internazionalizzazione che ha consentito, solo nel 2014, di risparmiare il 31%" rispetto all'anno precedente, e conferma questo trend anche per il 2015.
Non solo. Atac contesta anche i numeri sugli avvocati in forza nello staff interno. Secondo quanto risulta all'Autorità Anticorruzione, sono 21. L'azienda di trasporto, invece, fa presente che gli avvocati patrocinanti in azienda sono otto e "dalla metà del 2013 hanno patrocinato 925 nuove cause giuslavoristiche, oltre a diversi contenziosi in materia civile e amministrativa. Gli affidamenti esterni - sostiene la municipalizzata - sono stati quindi una parte minima e residuale" dovuti alla "peculiarità della materia trattata" e alla necessità di "un supporto altamente specialistico". Inoltre "dal primo gennaio 2015 e fino allo scorso settembre sono stati affidati all'avvocatura interna di Atac 516 nuovi procedimenti in sede civile ed amministrativa, che portano a circa 2.400 i contenziosi attualmente gestiti dalla struttura".
Le cifre in possesso dell'Authority Anticorruzione descrivono, quanto meno, un'altra faccia della medaglia. Atac ha speso per affidamenti esterni di servizi legali 7.850,07 nel 2011; 184.747,54 euro nel 2012; ben 1.088.958,68 euro nel 2013; 737.800,72 euro nel 2014; e 500.250,19 euro nel 2015. Totale: 2.519.607,20 euro. Per questo Cantone ha chiesto di acquisire le delibere con cui il Consiglio di Amministrazione ha rinvenuto la necessità di acquisire servizi legali all'esterno e le relative motivazioni. E ha chiesto una relazione dettagliata sulle procedure poste in essere, corredata anche dall'elenco degli avvocati dipendenti di Atac.

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