lunedì 2 novembre 2015

Casaleggio e Grillo fiutano subito l'affare per ricavarne qualche voto in più. Loro che dichiarano di ridare soldi indietro allo Stato quando, non avendo uno statuto democratico, non possono averli.

Truffa rimborsi Lega: chiamati in causa anche Salvini e Maroni

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Continua la saga sulla truffa leghista dei rimborsi elettorali ai danni dello Stato. Oggi scopriamo che in questa gravissima vicenda giudiziaria in salsa padana, che vede coinvolti Francesco Belsito e Umberto Bossi, costretto a dimettersi in seguito allo scandalo vengono chiamati in causa anche l'attuale segretario della Lega Nord Matteo Salvini e il governatore della Lombardia Roberto Maroni.
Dalle carte depositate dal Parlamento nel processo in corso, emergerebbe infatti che i 40 milioni di soldi pubblici ottenuti falsificando i conti per le spese elettorali, e poi investiti in Tanzania, diamanti e non solo dall'allora tesoriere Belsito, sarebbero in realtà 59, e una parte di questi sarebbero arrivati nella casse leghiste quando Bossi era già stato defenestrato e al suo posto erano arrivati Roberto Maroni prima e poi nel 2013 Salvini.
I due dunque, nonostante fossero a conoscenza della truffa, avrebbero continuato ad intascare rimborsi illegittimamente da Camera e Senato, ovvero soldi dei cittadini: quasi 13 milioni durante la segreteria di Maroni e 820 mila euro durante quella di Salvini. Quest'ultimo, non a caso, in un primo tempo si costituì parte civile, ma a novembre 2014 fece dietrofront e rinunciò a chiedere i danni all'ex tesoriere. Quando in diretta tv il M5S gli chiese il perchè, stizzito non rispose.
Salvini, abituato a fare 'il duro e puro' solo nei salotti televisivi, ora dovrà spiegare ai magistrati e ai cittadini perchè la sua Lega ha continuato a intascare questi soldi.
Il M5S è l'unica forza politica che rinuncia ai rimborsi elettorali e che in Parlamento ha votato contro la porcata della Boccadutri, la leggina con cui i partiti in quattro e quattr'otto si sono sbloccati i finanziamenti per il 2013 e il 2014 senza uno straccio di controllo sui bilanci. La Lega alla Camera ha votato a favore della legge, per poi redimersi all'ultimo minuto in Senato. Un atto di facciata, perchè quei soldi continua a intascarseli esattamente come tutti gli altri.
L'8 dicembre Salvini riunisce i suoi a Bologna per la manifestazione 'Blocca Italia' contro il governo, una giornata di 'liberazione nazionale' la chiama lui. Oltre che di questo governo, i cittadini sarebbero felice di liberarsi anche di quelli come Salvini, che predicano bene e razzolano male. Sono anche i personaggi come lui che hanno politicamente distrutto e bloccato questo Paese.

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