Sciopero trasporti a Roma, Esposito: "All'Atac si lavorava 3 ore"
Pesanti ripercussioni in tutta la città, l'Assessore attacca l'Usb
Roma, 2 ott. (askanews) - Lo sciopero dei mezzi del trasporto pubblico locale ha messo in ginocchio la capitale che ha fatto i conti con l'ennesimo "venerdì nero" per la mobilità. Metro A e B chiuse, operativa la linea C (che funziona con sistema driverless, ovvero senza guidatore a bordo), chiusa la Roma-Lido, varchi della ztl aperti in centro, riduzione delle corse bus, lunghe file alle postazioni dei taxi alle stazioni Termini e Tiburtina e pesanti ripercussioni sulla viabilità in quasi tutte le zone della città. Il quadro della protesta di 24 ore indetta dall'Usb ha scatenato le proteste dei cittadini, l'incredulità dei turisti e un infuocato dibattito politico, con l'assessore ai Trasporti, Stefano Esposito, che ha accusato senza mezzi termini l'Usb di essere un "piccolo partito extraparlamentare" che organizza scioperi politici. "In Atac si lavorava di media tre ore e il resto del lavoro veniva pagato con gli straordinari", ha detto Esposito. "Ieri ho cercato di dire ai macchinisti e agli operatori di stazione di non aderire a questo sciopero fatto da un sindacato che in realtà è un piccolo partito extraparlamentare. Le altre sigle sindacali hanno deciso di differire lo sciopero dimostrando senso di responsabilità. Purtroppo, nonostante gli sforzi e l'impegno profuso dal sottoscritto, dal 99% delle sigle sindacali e dal Prefetto Gabrielli, non siamo riusciti ad evitare un'altra giornata difficile per i cittadini romani". Parlando delle ragioni della protesta, Esposito ha detto inoltre che è stato effettuato il bonifico delle somme dovute a Roma Tpl e consorziate per il pagamento degli stipendi dei dipendenti dei mesi di aprile, maggio, giugno, luglio e agosto e ha annunciato l'impegno a pagare le fatture di settembre di Roma Tpl nel più breve tempo possibile, "auspicabilmente entro la prossima settimana". Uda
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