Quando Matteo Salvini dà i numeri su profughi e rifugiati
Matteo Salvini ha i numeri, e volendo li dà anche. In questo caso il Capitano (oh mio capitano) su Facebook ci illumina con la solita solerte sottolineatura che, signora mia, è uno scandalo che la maggioranza assoluta delle domande di asilo politico nei primi mesi del 2015 sia stata bocciata:
I dati ufficiali dicono che la MAGGIORANZA ASSOLUTA delle 24.385 domande di Asilo Politico esaminate in Italia nei primi sei mesi del 2015 è stata bocciata. BOCCIATA!!!
E solo il 6% dei richiedenti è stato riconosciuto “rifugiato politico”.
Quanti CLANDESTINI stiamo mantenendo???
ESPULSIONI!
I numeri, ahinoi, non sembrano essere proprio quelli che ha presentato Salvini. I dati che cita, probabilmente provenienti dal Rapporto sulla protezione internazionale in Italia di Anci, Caritas ed altri in collaborazione con l’UNHCR, dicono altro (oltre a riferirsi solamente ai primi cinque mesi del 2015):
Se si guarda invece ai primi cinque mesi del 2015 si scopre che la percentuale di coloro a cui è stata riconosciuta almeno una forma di protezione internazionale è leggermente inferiore a quella rilevata nel 2014 (pari al 50% delle domande esaminate), mentre, proporzionalmente, aumentano le decisioni di diniego (47%).
Ecco che quindi i dinieghi NON sono la maggioranza assoluta di cui parla Salvini. In più, per mostrarci il 6% come numero di persone a cui è stato concesso lo status di rifugiato, Salvini “dimentica” – si fa per dire – chi ha ricevuto una proposta di permesso umanitario e chi ha ottenuto una protezione sussidiaria (come potete vedere dalle spiegazioni della polizia di Stato, la protezione sussidiaria è uno status molto simile a quello di rifugiato, mentre questo è il permesso di soggiorno per motivi umanitari). Lo storico delle statistiche ci dimostra poi che i governi che secondo Salvini starebbero con chissà quale complotto sostituendo la popolazione europea con quella immigrata, in realtà hanno aumentato i dinieghi, passando dal 17% del 2012 al 29% del 2013 fino al 37% del 2014.
Poi ci sarebbe da ricordare che tutti i gusti son gusti. E quindi ha ragione chi, nei commenti allo status di Salvini, dice che preferisce mantenere i clandestini che i politici senza laurea osannati da semianalfabeti. De gustibus…
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