sabato 11 ottobre 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

Federico Pizzarotti: "Tanti nel M5s faticano a capire la differenza tra fare opposizione e governare" (AUDIO)

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FEDERICO PIZZAROTTI
È Federico Pizzarotti il protagonista di giornata al Circo Massimo. Il suo arrivo era il più atteso dopo le polemiche che l'hanno contrapposto a Beppe Grillo nei giorni scorsi. "Convinceremo anche lui", ha spiegato l'ex comico scendendo tra di gazebo. "Ma convincermi di cosa?", ha replicato il sindaco di Parma.
Lei ha denunciato un problema di mancanza di propositività nel Movimento.
Io dico semplicemente che prima vengono i programmi, poi le liste. Questo processo in Emilia Romagna, per esempio, è stato invertito. Quel che ho scritto qualche giorno su Facebook aveva un titolo molto forte, ma uno deve avere la pazienza di non fermarsi al titolo. Uno dice che i giornali scrivono male, ed è mediamente vero, ma se siamo poi i primi che crediamo a quel che viene scritto è un problema.
A Parma lei è molto seguito, ma qualcuno dall'alto la apprezza un po' meno. E anche alcuni suoi colleghi la criticano.
Il mondo è fatto di persone, a qualcuno stai simpatico ad altri antipatico. A me piacerebbe sempre rimanere sul merito delle cose, ma certe volte alcuni attacchi non sono contestualizzati nell'ambito di un fatto, un'azione, una delibera, ma sono vaghi. C'è gente che dice che non abbiamo ridotto il debito a Parma, ma non sanno di quello di cui parlano. È troppo facile generalizzare. O si fanno critiche mirate o snon puoi che semplificare. Guarda l'altro giorno cosa è successo. Un deputato del M5s ha scritto su Facebook che sono venuto a Roma e sono andato a mangiare con i dissidenti romani. Io sono semplicemente andato lì per un convegno e ho mangiato con deputati che erano lì, come lui del resto, e con altri sindaci. 
Un comportamento trasparente, nessun complotto, dunque.
Sì, ci hanno portato loro, non sapevo nemmeno dove eravamo. Stavo insieme con gli altri sindaci M5s. Certe volte si vuole cercare anche il brutto dove non c'è, è questo il problema. Noi già facciamo un lavoro difficile, sia come sindaci che come parlamentari, abbiamo tanti contro, dovremmo essere i primi a solidarizzare tra di noi. In troppi fanno fatica a capire qual è la differenza tra governare e stare all'opposizione. Sarebbe importante incontrarci e spiegare tra di noi questa differenza. Ci sono cose, a Parma, sulle quali abbiamo cambiato idea perché non erano attuabili. Noi da cittadini, dall'esterno, non avevamo gli strumenti per capirlo.
Il Movimento come può crescere e migliorare?
Il tema della partecipazione è un tema critico. Nella normalità di una città, la voglia è ancora molto quella di delegare. Quando si amministra si vedono questi scollamenti, ci si accorge che ci sarebbe più bisogno di una comunicazione sui contenuti che non sulla mia presenza sul palco, per dire. 
Non pensa che a livello di Movimento si parla con troppa leggerezza di governo nazionale?
Quando ci siamo candidati anche noi ne abbiamo parlato forse con troppa leggerezza. Tra tutti i sindaci eletti c'è la possibilità di contribuire a questo, dando maggior concretezza al progetto, perché essere all'opposizione è diverso che essere in maggioranza.

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