giovedì 9 ottobre 2014

Qualcuno potrebbe spiegarmi perché i renziani in parlamento chiedono al governatore di rispettare la legge ed un rendiamo pavese incontrato nella rete non chiede di applicare la legge quando si tratta di accorpare istituzioni scolastiche pavesi non è d'accordo. O buttate fuori dal PD questo esponente di corporazione o buttate fuori i deputati che hanno votato per la legalità in parlamento. Qualcuno del PD potrebbe rispondere? Eventualmente qualcuno che non appartiene a qualche congrega di privilegiati?

Bankitalia, lo stipendio di Visco nel mirino dei renziani del Pd: quando il taglio? Interrogazione a Padoan

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VISCO RENZI
Terminato con successo il primo round della battaglia sul Jobs Act, quello del Senato, un gruppo di senatori del Pd, di fede politica prevalentemente renziana e franceschiniana più due di Ncd, apre un altro fronte: con il governatore di Bankitalia Ignazio Visco. Anzi, precisamente con il suo stipendio: "495 mila euro", più dello stesso governatore della Bce Mario Draghi, che percepisce 'solo' "374.124 euro". I senatori sono una ventina e hanno appena redatto un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan per chiedere quando Bankitalia intenda adeguarsi al taglio degli stipendi ai dirigenti pubblici, per i quali ad aprile il governo ha stabilito un tetto di 240mila euro.
La questione scotta. Perché, come viene ricordato nella stessa interrogazione parlamentare che Huffington Post pubblica in esclusiva, a giugno Bankitalia investì della questione la Bce. E l’istituto guidato da Mario Draghi rispose che "l'imposizione di un tetto di 240 mila euro al trattamento economico è espressamente qualificata come 'principio' o 'norma di indirizzo', piuttosto che come norma di cui è imposta la rigida osservanza". Dunque, secondo la Banca Centrale Europea, la banca centrale italiana non è tenuta ad adeguarsi alla nuova normativa prevista nel decreto sulla pubblica amministrazione. Ma i senatori – primo firmatario Francesco Scalia, tra gli altri anche il renzianissimo Andrea Marcucci – insistono. E ricordano che anche Camera e Senato non sono vincolati al provvedimento del governo, in quanto godono della "autonomia del Parlamento", eppure hanno “approvato un piano di riduzione degli stipendi dei propri dipendenti".
“Bankitalia - riassume l'interrogazione parlamentare - ha 58 filiali, 606 dirigenti, 1.449 funzionari, 1.317 coadiutori, 3.697 dipendenti. Secondo i calcoli realizzati da Adusbef, nel 2012 l’ammontare totale degli stipendi, sommati agli oneri, è stato di 747 milioni di euro, cui si aggiungono pensioni e indennità di fine rapporto (323 milioni, dato aggiornato al 2012)”. Ancora: “Risulta inoltre dal bilancio dell'Ente che il governatore Ignazio Visco ha una retribuzione di 495 mila euro mentre il suo omologo alla Banca Centrale Europea, Mario Draghi (come risulta dal bilancio dell'istituto centrale) ha uno stipendio di 374.124 euro”.
Dunque, la domanda a Padoan, in qualità di titolare del dicastero del Tesoro, è: “Quali interventi il Ministro ha in atto di adottare, per quanto di sua competenza, per verificare presso Bankitalia, lo stato di attuazione di quella che o stesso istituto centrale ha comunque definito come 'norma di indirizzo', tanto più dopo l'approvazione di analoghi provvedimenti assunti dalla Camera e del Senato per i propri dipendenti”.
Ecco il testo completo dell'interrogazione parlamentare: 
INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Premesso che
Nello scorso aprile il governo Renzi ha varato il decreto legge csd 'Taglia Irpef", convertito dalle Camere, che ha introdotto il tetto di 240 mila euro per i dirigenti della Pubblica Amministrazione. Nel testo, precisamente all'articolo 13 del comma quinto, è previsto anche che 'la Banca d'Italia nella sua autonomia organizzativa e finanziaria», adegui «il proprio ordinamento ai principi» previsti dal provvedimento;
in data 10 giugno viene diffuso un parere della Banca Centrale Europea, investita del caso da Bankitalia, in cui si specifica letteralmente che '"L'imposizione di un tetto di 240 mila euro al trattamento economico è espressamente qualificata come 'principio' o 'norma di indirizzo', piuttosto che come norma di cui è imposta la rigida osservanza";
Dai dati pubblicati dal sito dell'Ente, risulta che Bankitalia ha 58 filiali, 606 dirigenti, 1.449 funzionari, 1.317 coadiutori, 3.697 dipendenti. Secondo i calcoli realizzati da Adusbef, nel 2012 l’ammontare totale degli stipendi, sommati agli oneri, è stato di 747 milioni di euro, cui si aggiungono pensioni e indennità di fine rapporto (323 milioni, dato aggiornato al 2012;
Risulta inoltre dal bilancio dell'Ente che il governatore Ignazio Visco ha una retribuzione di 495 mila euro mentre il suo omologo alla Banca Centrale Europea, Mario Draghi (come risulta dal bilancio dell'istituto centrale) ha uno stipendio di 374.124 euro;
Il 30 settembre l'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, pur non vincolato dal provvedimento del governo Renzi in virtù dell'autonomia del Parlamento, ha approvato un piano di riduzione degli stipendi dei propri dipendenti.
Il piano, che riforma l’intero sistema retributivo, prevede anche sottotetti per tutte le categorie e dovrebbe garantire nel triennio 2015-2018 un risparmio di quasi 97 milioni (60,1 per la Camera e 36,7 per il Senato).
Si chiede di sapere
Quali interventi il Ministro ha in atto di adottare, per quanto di sua competenza, per verificare presso Bankitalia, lo stato di attuazione di quella che lo stesso istituto centrale ha comunque definito come 'norma di indirizzo', tanto più dopo l'approvazione di analoghi provvedimenti assunti dalla Camera e del Senato per i propri dipendenti.
PRIMO FIRMATARIO FRANCESCO SCALIA
Seguono 
Maria Teresa Bertuzzi, Laura Cantini, Monica Cirinnà, Camilla Fabbri, Laura Fasiolo, Nicoletta Favero, Manuela Granaiola, Carlo Lucherini, Andrea Marcucci, Franco Mirabelli, Patrizia Monassero, Mario Morgoni, Stefania Pezzopane, Pasquale Sollo, Donatella Valentini (PD)
Ncd 
Mario Dalla Tor e Antonio Stefano Caridi

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