M5S, Crozza prende in giro il candidato cantante. Lui minaccia querela
Il 36enne Matteo Della Negra replica al comico: "Ha dato del 'coglione' e del 'malato mentale' a un cittadino comune, davanti a milioni di telespettatori: riceverà una querela per questo"
Il candidato grillino alle Europee Matteo Della Negra promette di querelare il comico Maurizio Crozza che durante l’ultimo show televisivo il comico gli ha dato del “coglione” e del “malato di mente”. Nel corso della puntata di venerdì scorso di Crozza nel paese delle meraviglie è stato mandato in onda un video del 2012 (caricato su YouTube) in cui il 36enne grossetano cantava in playback la celeberrima The show must go on dei Queen. Un’esibizione amatoriale realizzata in casa con tanto di movenze alla Freddie Mercury, leader della storica band. Due anni fa il grillino aveva infatti partecipato a Italia’s got talent ma era stato subito eliminato: “Guardatemi su YouTube” aveva detto allora in polemica con la decisione del trio Rudy Zerbi, Gerry Scotti e Maria De Filippi.
Crozza ha ironizzato (dal minuto 17 del video, ndr.) sulle doti canore di Della Negra (“stona anche in playback”), poi si è appellato al leader: “Beppe, ma non c’è un filtro? Non puoi mettere un piccolo argine alla rete?”. Subito dopo è arrivata la classica parodia di Grillo. Nello sketch si è immaginato un Della Negra che chiede la parola all’Europarlmento per iniziare a cantare, con conseguenze devastanti: “Si incazzano tutti – afferma il Grillo impersonificato da Crozza – belìn. Scoppia la guerra, perdiamo. Ci invadono i tedeschi, ci liberano gli americani. Ci portano le gomme da masticare, le ingoiano i delfini. Muoiono i delfini”. Poi la conclusione: “Che cazzo mi è venuto in mente di candidare ‘sto coglione che fa morire i delfini?!”. La premessa alla scenetta era stata: “Credetemi – aveva affermato Crozza – ci sono molti malati di mente in giro, io sono il primo. Ma ce ne sono tanti. Anche il Movimento 5 stelle ha i suoi e alle Europee gioca il jolly”. Nel corso del monologo Crozza aveva ironizzato anche su alcune candidature avanzate da Fi, Pd e Ncd. Proprio in merito alla candidatura del presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti Crozza aveva tirato nuovamente in ballo Della Negra: “Ma sai che forse era meglio quello che ballava?!”.
Le parole di Crozza non sono affatto piaciute al grillino: “Il signore – ha scritto Della Negra sulla propria pagina Facebook – ha dato del ‘coglione’ e del ‘malato mentale’ a un cittadino comune, al cui posto potrebbe esserci stato ciascuno di voi, davanti a milioni di telespettatori. Riceverà una querela per questo”. Il 36enne, impiegato di banca specializzato in mercati finanziari internazionali, evidenzia la “gravità del gesto”, attaccando: “La satira stenta a trovare argomenti per attaccare una persona qualunque, senza scheletri nell’armadio e sconosciuta ai tribunali”. Poi aggiunge: “Non sottovalutiamo il gesto di questo signore che andrà incontro alle giuste conseguenze nelle sedi opportune. Valuterò se attendere il termine delle elezioni prima di agire, sempre che non si superino i termini per farlo”. E ancora: “Non sono permaloso, è una questione di principio”. Della Negra infine si chiede: “E’ normale accettare che la satira, non trovando argomenti per attaccare un cittadino comune, sconosciuto ai tribunali, sfoci nell’offesa, davanti a milioni di telespettatori?”.
Il grossetano alle europarlamentarie per la circoscrizione Centro ha incassato 1728 preferenze, secondo miglior risultato dietro Dario Tamburrano. Al centro del suo programma l’agricoltura (“è la cosa più importante per il Paese”), le questioni finanziarie (“la Banca d’Italia dovrebbe essere ripubblicizzata”) e economiche (“l’economia dev’essere definanziarizzata”). Il 36enne ha incassato una cinquantina di commenti di solidarietà. Su Facebook è anche nato il gruppo “Crozza chiedi scusa in faccia a Matteo Della Negra”. La maggior parte degli amici critica il comico, parlando di “atteggiamento becero”. C’è però anche chi pensa che querelare Crozza sia un “autogol politico e mediatico” e invita a non fare i “berluschini che quando la satira ci è contro gridiamo al complotto”. Alla fine c’è però anche chi cerca di sdrammatizzare: “Se Freddie fosse vivo voterebbe per Matteo”.
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