giovedì 3 ottobre 2013

Questo è quello che pensano in Europa di noi.


Il naufragio di Lampedusa sulla stampa estera

di  - 03/10/2013 - La notizia della tragedia sta avendo larga eco in tutto il mondo, ecco le prime pagine principali

Il naufragio di Lampedusa sulla stampa estera<1/25>

Il naufragio di Lampedusa sulla stampa estera
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Grande attenzione per la tragedia e in Europa anche per le polemiche che subito si sono accese sul fronte dell’ommigrazione.
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UN’ECO MONDIALE - Tutti i siti d’informazione di una certa rilevanza riportano la notizia della tragedia di Lampedusa in discreta evidenza. Tutti ripropongono le foto dei cadaveri sui moli, molti il video girato dalla guardia costiera o altro materiale video proveniente dall’isola. La maggior parte delle testate in giro per il mondo si limita a riproporre le agenzie e le imagini, mentre in Europa diverrse fonti si sono già addentrati nella discussione sui temi dell’immigrazione.
LE DIFFERENZE SEMANTICHE - È interessante notare come all’estero siano qualificate le vittime, solo qualche mosca bianca usa infatti il termine “clandestini” tanto caro alla nostra stampa e ai nostri politici, anhe se ora in ribasso, per la maggior parte sono “migranti”, poi c’è chi usa il termine profughi, chi li identifica come africani e chi, più semplicemente, come persone. A prescindere dall’esistenza di precise linee-guida, ci sono paesi come la Gran Bretagna nei quali l’uso del termine “clandestini” ad esempio è vietato in quanto diffamatorio e falso, non dalle leggi, ma dall’autodisciplina editoriale.
COSA SUCCEDE ADESSO? - Tra le testate europee c’è già chi s’interroga sulle conseguenze che la tragedia potrebbe o dovrebbe avere sulle politiche migratorie europee. Il sito della radioFrance Inter ad esempio si chiede se questa potrà essere la tragedia di troppo che finirà per incidere sulle politiche migratorie europee, chi come Liberation dà voce a Bruxelles da dove si chiede all’Euopa di fare di più . Anche le testate spagnole sentono molto la presenza del problema e danno il via a discussioni con le quali hanno evidentemente grande dimestichezza.
LA TRAGEDIA E LO SPETTACOLO - Ci sono leggere differenze nel modo di riportare la notizia, ma nessuno sembra voler aggiungere dramma al dramma, l’impressione maggiore la fanno le due testate spagnole che aprono con le drammatiche parole del sindaco di Lampedusa che dice di non aver più posto per i vivi e nemmeno per i morti. In generale i toni sono sobri e molti siti riducono anzi la dimensione nella tragedia, contando nei titoli i  morti accertati e non i dispersi, che ormai difficilmente potranno uscire vivi dal mare dopo tante ore.
ADESSO LO SANNO TUTTI - Una notizia che ha fatto il giro del mondo e che sta animando il dibattito dove ce n’è più bisogno, perché è chiato ed è opinione condivisa anche in Europa che quel che succede a Lampedusa sia un problema europeo e che non si possa risolvere semplicemente con divieti o petizioni di principio. C’è da sperare che sa questo accenno di dibattito comunitario possano nascere riflessioni più profonde e provvedimenti congruenti, in Europa sanno qual che succede a Lampedusa proprio come lo sappiamo in Italia, far finta di niente non si può.

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