Liberi cittadini contro il regime partitocratico, i privilegi della casta sindacale della triplice, la dittatura grillina e leghista, la casta dei giornalisti
domenica 29 settembre 2013
La legge è la legge. A nessuno, condannato o no, è concesso mettere in discussione la giustizia così come è definita nel quadro costituzionale. Certo qalche giudice di parte, qualche giudice incompetente, anche qualche giudice corrotto ( e in questa materia Berlusconi è maestro) ma mai e poi mai si dovrà parlare contro la magistratura. E se c'è un giudice di non inparziale se ne troveranno altri cento imparziali. E se da imputato si verrà condannati da un giudice ce ne saranno altri cento ai quali si potrà chiedere giustizia. Ma a nessuno è concesso mettere in discussione il rurolo che i paderi costituenti hanno assegnato ai giudici. Se si può dimostrare la malafede di un giudice si faccia. Si faccia in un tribunale. Se si ha il ragionevole dubbio che un giudice è stato condizionato nell'emettere una sentenza lo si chiami davanti ad un altro giudice. Ma non sia mai toccato il ruolo che la costituzione assegna ai giudici altrimenti il nostro paese non potrà più definirsi democratico.
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1 commento:
Mai contro la magistratura.
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