Paola De Pin: l’ex MoVimento 5 Stelle insultata dai grillini
di Redazione - 02/10/2013 - Lei critica il M5S e vota la fiducia al governo Letta
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Paola De Pin, senatrice che ha abbandonato tempo fa il MoVimento 5 Stelle, prende la parola a Palazzo Madama per annunciare che voterà la fiducia al governo Letta. Ma il suo è anche e soprattutto una requisitoria nei confronti del suo ex gruppo parlamentare.
PAOLA DE PIN E IL MOVIMENTO 5 STELLE – . Paola de Pin parla: “Pur mantendo tutte le riserve su questo governo ritengo di dare la fiducia, ritengo sia necessario dare un compito sulla stabilità finanziaria. E’ doveroso ricordare che non sarebbe stato possibile un livello così decoroso”. Parla di governo di scopo, cita Rodotà. “Desidero in quanto eletta nel M5S, i vertici col non statuto hanno compiuto un tradimento verso gli elettori, hanno impedito il dialogo con i partiti. Ogni più classici cinismi partitocratici”. E ancora: “Si sono attaccati a un pezzo di carta per dire no a qualunque accordo, ma più che salire sui tetti e insultare non hanno saputo fare niente”. Paola De Pin è di Fontanelle ed ha 46 anni, è stata eletta nella circoscrizione Veneto per i grillini.
TUTTA LA STORIA DI PAOLA DE PIN - La De Pin era visibilmente emozionata ma èstata lungamente applaudita a fine discorso. “Andare per la quarta volta al voto con l’attuale sistema sarebbe una irresponsabilità senza precedenti”, ha affermato, attaccando “i vertici” del Movimento, che “con la scusa della fedeltà a un pezzo di carta hanno tradito gli elettori che chiedevano un cambiamento”. Poi rivolgendosi ai suoi ex colleghi: “Essi hanno compiuto un tradimento verso gli elettori che chiedevano il cambiamento”. E li apostrofa definendoli gruppo “che ha un classico cinismo partitocratico ed e’ intollerante”. E aggiunge: “Non sono entrata in parlamento per occupare tetti” e per insultare i colleghi dissenzienti. “Dopo aver letto il post di Giancarlo Cancelleri sul blog di Beppe, la senatrice Paola De Pin non puo’ che far venire il vomito. Spero che alle prossime elezioni Beppe e Casaleggio pensino a un sistema di reclutamento per evitare che questa fogna ci invada”, scrive su facebook Cosimo Petraroli, deputato 5 stelle.
L’ADDIO AL MOVIMENTO - La De Pin all’indomani dall’elezione al Senato, come raccontato dalla Tribuna di Treviso, si era dichiarata “terrorizzata”. «Non ci dormo la notte, anche se lo avevo messo in conto da due mesi», aveva confessato. Una preoccupazione dettata soprattutto alle esigenze della famiglia. Paola De Pin ha infatti due figli, «Questo è il mio cruccio», aveva ammesso, «Nel primo periodo farò la pendolare, poi dopo l’estate vedremo. Per fortuna conto sull’aiuto di una babysitter e sulla nonna». La De Pin era stata indicata da un articolo della Stampa poi smentito come una dei 15 senatori che erano pronti a lasciare il MoVimento ed entrare nel gruppo misto. Poi era arrivato il caso Gambaro. ”Il processo politico” contro Adele Gambaro ”mi ha lasciato una profonda ferita”, diceva all’Ansa la senatrice, nell’annunciare le dimissioni dal M5S. ”Il pericolo adesso è che nessuno voglia esprimere il proprio disaccordo per paura delle conseguenze” e ci sia ”autocensura dei parlamentari M5S. Se adesso facessimo calare un velo di omertoso silenzio verso la scellerata decisione di espellere un parlamentare solo per aver espresso opinioni non gradite, violeremmo i principi del Movimento e della democrazia”. ”Per evitare ogni speculazione riguardo alle diarie – aggiunse – annuncio che daro’ in beneficenza tutti i denari non spesi per ragioni di servizio, come gia’ mi ero impegnata a fare di fronte agli elettori, all’Associazione Nostra Famiglia di Conegliano (Treviso) che si dedica alla cura e alla riabilitazione delle persone con disabilita’, soprattutto in eta’ evolutiva”.
LE URLA DI VENDUTA – Dai banchi dei senatori grillini parte il grido ‘Venduta’. Subito dopo la conclusione del suo intervento scoppia in lacrime e viene consolata dai senatori e dalle colleghe del Pd. Dai banchi dei grillini proseguono le proteste al suo indirizzo ed un ex collega del M5S si avvicina minaccioso ai banchi del centrosinistra urlando qualcosa alla senatrice De Pin e puntando l’indice destro verso di lei. Immediatamente, i senatori del Pd fanno muro attorno alla senatrice De Pin e chiedono al presidente Grasso di intervenire nei confronti delle intemperanze dei senatori grillini. “Prendo atto, andiamo avanti”, e’ la risposta di Grasso, che pero’ genera ulteriori proteste da parte dei senatori del Pd. “Stavo ascoltando l’intervento della senatrice Marcelletti, non ho visto quel che e’ successo. Chi ha ascoltato e visto faccia una relazione alla presidenza”, ha risposto Grasso, assicurando che si interessera’ di quanto e’ successo dopo aver ascoltato i questori di Palazzo Madama. Intanto questo tweet dell’ex parlamentare Pd Andrea Sarubbi mette sotto accusa il senatore Castaldi:
Ma il senatore smentisce tutto: “Non ho minacciato nessuno. Le ho solo detto pù o meno questo: dov’è la tua coerenza? Dovresti stare a casa e lasciare il posto ad un altro cittadino. Tutto qua!”. Nel frattempo Roberta Lombardi la chiama “nullità”:
Su Facebook il sentatore pentastellato Francesco Campanella scrive: “Paola De Pin ha definitivamente consumato il proprio distacco dal M5S. Ogni critica politica è legittima ma, sia chiaro, non è ammissibile nessuna violenza, anche solo verbale”.
LETTA DIFENDE PAOLA DE PIN - «Non ne posso più di lezionI di morale da chi minaccia chi ha cambiato idea». Cosi’ il premier Enrico Letta, intervenendo in aula al Senato, ha espresso la sua solidarietà alla senatrice De Pin.
CASTALDI NEGA LE MINACCE A PAOLA DE PIN - «Non ho minacciato nessuno. Le ho solo detto piu’ o meno questo: dov’e’ la tua coerenza? Dovresti stare a casa e lasciare il posto ad un altro cittadino. Tutto qua!». Cosi’ su Facebook, il senatore 5 stelle Gianluca Castaldi spiega la sua versione dei fatti a proposito dei presunti attacchi alla senatrice ex 5 stelle, Paola De Pin.
1 commento:
Cafoni allo stato puro.
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