sabato 4 maggio 2013

Mi chiedo sempre perchè rimaniamo sempre indietro rispetto all'Europa. Il nostro paese con Grillo e Berlusconi si è imbarbarito. Ovviamente con il contributo del sindacato ed in particolare della CISL.


Michaela Biancofiore e le Pari Opportunità perdute diventano virali<1/14>

Michaela Biancofiore e le Pari Opportunità perdute diventano virali
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Povera Michaela Biancofiore. Tolta la delega perché non ha rispettato le regole, non perché è platealmente omofoba.
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NON PASSA MICHAELA BIANCOFIORE - S’era ribellato mezzo paese alla notizia dell’assegnazione, da parte del presidente del consiglio Letta, della delega alla Pari Opportunità a Michaela Biancofiore, in passato responsabile di orribili dichiarazioni omofobe, tipiche della destra più retriva. Non sembrava proprio la persona più adatta, sia per le numerose dimostrazioni d’intemperanza e fanatismo offerte in passato, che per una chiara incompatibilità con la funzione che in nessun paese d’Europa le avrebbe permesso d’accedere a una carica del genere.
IL SUICIDIO - Per fortuna ci ha pensato da sola a togliersi di mezzo, una volta al centro della ribalta infatti si è lasciata andare a interviste e a commenti, offrendo a Letta l’occasione di castigarla perché non ha rispettato l’impegno dei ministri e sottosegretari a evitare fughe in avanti. Dicono i retroscenisti:
Fonti di palazzo Chigi spiegano che la limitazione delle deleghe per il sottosegretario Michaela Biancofiore è motivato dall’intervista rilasciata oggi a la Repubblica, dopo che ieri durante la cerimonia di giuramento, il premier Letta aveva richiamato la squadra di governo a una certa sobrietà nelle dichiarazioni. L’intervista, quindi, è stata considerata una contravvenzione a quelle regole chieste dal presidente del Consiglio, e la scelta – sempre secondo le stesse fonti – viene considerata come l’ultima chance per Biancofiore. (Fonti: AGI/Ansa).
Nell’intervista la neo-nominata si era infatti lasciata andare oltre il lecito, prima esibendosi nel classico numero del “Io non sono omofoba, sono loro che sono gay”, stretto parente retorico di “ho degli amici gay/neri/ebrei”:
“Non mi preoccupo del loro giudizio, non mi intimoriscono. Mi piacerebbe per una volta che anche le associazioni gay, invece di autoghettizzarsi e sprecare parole per offendere chi non conoscono, magari condannassero i tanti femminicidi delle ultime ore. Difendono solo il loro interesse di parte”
POCHE IDEE, MA CONFUSE - Dichiarazione lunare, e non solo perché è stupido rispondere a un’associazione che si preoccupa di un problema, accusandola di non occuparsi del resto dei problemi del mondo, ma anche perché subito condita da un’asserzione abbastanza imperativa, anche se confusa e sgrammaticata, sulla linea del governo:
“Penso che faremo un ddl che cavalcherà la modernità civile. Personalmente dico “no” alle nozze gay e “sì” alle unioni civili. È la linea di Berlusconi”
L’URLO DELL’IGNORANZA - Che bestia sia “un ddl che cavalcherà la modernità civile” non si può sapere, ma è comunque stato sufficiente a motivare il cartellino rosso da parte di Letta, che così ha provato a trarsi d’imbarazzo dopo aver colpevolmente convalidato una nomina impresentabile. Tanto impresentabile che fonti del PDL hanno già fatto sapere che il cambio della delega a Biancofiore non avrà ripercussioni.
TUTTI CONTENTI - Inutile dire che la decisione è stata accolta con favore da quanti avevano sollevato giustamente la questione, che oggi si dividono tra quanti plaudono a Letta e quanti prendono la sua decisione come un’ammissione di una colpa grave, perché di che cultura sia portatrice Biancofore non era un mistero, ma anche perché è proprio assurdo mettere alle Pari Opportunità Biancofiore che usa la parola “genere” per insultare Anna Paola Concia, dimostrando d’ignorare il significato stesso del termine che indica proprio quelle “questioni di genere” di cui era stata chiamata a occuparsi.
UN INSULTO - L’errore di Letta non è quindi stato un errore da poco, perché affidare le Pari Opportunità a un tale esponente della destra più reazionaria e omofoba, equivale all’insulto alle donne e alla comunità LGBT e quindi a più di metà del paese, platealmente discriminata ogni giorno da una cultura che ha in donne come Biancofiore uno dei suoi più vocali esponenti, visto che la sua attività politica si può essere riassunta tutta nel tentativo di giustificare il possesso di un harem e le acrobazie sessuali di Berlusconi.

1 commento:

Unknown ha detto...

Un paese imbarbarito grazie a Grillo, Berlusconi ei sindacati, in particolare la CISL.

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