martedì 30 aprile 2013

E mentre il clown n.1 continua con l'IMU e il clown n.2 continua a urlare contro tutto e tutti i nostri giovani sono disoccupati. Andatevene a fare i clown al circo ed evitate di distruggere il mio paese.


NUMERI DELLA CRISI

Giovani, 38,4% disoccupati

Dati Istat: senza lavoro 635 mila 15-24enni. Eurozona, tasso al 12%. Napolitano: «È un'emergenza».

Sempre più giovani italiani sono senza lavoro. La disoccupazione giovanile (15-24 anni) a marzo è risultata pari al 38,4%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto a febbraio e di 3,2 punti su base annua.
Lo ha rilevato l'Istat (dati destagionalizzati e provvisori). Si tratta di 635 mila 15-24enni in cerca di un lavoro.
La disoccupazione generale a marzo è rimasta all'11,5%, lo stesso livello già registrato a febbraio. Su base annua il tasso risulta invece in crescita di 1,1 punti percentuali.
IN UN ANNO PERSI 248 MILA POSTI. A marzo 2013 gli occupati sono stati 22 milioni 674 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto a febbraio (-51 mila) e dell'1,1% su base annua, con una perdita di 248 mila unità. In Italia si contano quindi 2 milioni 950 mila disoccupati.
Il numero delle persone in cerca di lavoro è diminuito dello 0,5% rispetto a febbraio (-14 mila), ma risulta ancora in crescita su base annua, con un aumento dell'11,2%, ovvero di 297 mila.
PENALIZZATE LE DONNE: -70 MILA. A marzo la diminuzione registrata per l'occupazione su base mensile riguarda la sola componente femminile.
Mentre gli uomini occupati sono cresciuti di 19 mila unità, le donne a lavoro si sono ridotte di 70 mila unità, sempre rispetto a febbraio. Si tratta di un fenomeno che segna lo scemare dell'effetto provocato dalla stretta sulle pensioni.
Finora il bacino delle lavoratrici non aveva subito attacchi solo grazie alla permanenza a lavoro delle ultracinquantenni.
AUMENTO DELL'INATTIVITÀ. Ma adesso anche questo tampone è saltato. E non solo. Sempre tra le donne, l'Istat ha rilevato un aumento dell'inattività a confronto con febbraio. L'avanzata di coloro che né hanno un lavoro né lo cercano è dovuta esclusivamente alla componente femminile (+69 mila).
SOFFRE TUTTA L'EUROZONA. Ma a soffrire è tutto il vecchio Continente. Eurostat segna ancora un record per la disoccupazione nell'Eurozona, arrivata al 12,1%.
E tra i giovani i senza lavoro superano i 3,5 milioni. Un dato definito preoccupante dal commissario all'occupazione, Lazlo Andor.
Bruxelles teme «conseguenze disastrose», in particolare l'emarginazione delle nuove generazioni sia a livello professionale sia sociale.
LA PREOCCUPAZIONE DI NAPOLITANO. Anche in Italia i commenti (dai sindacati alle forze politiche) sono tutti orientati a evidenziare quella che ormai è diventata l'emergenza per antonomasia. E in occasione della festa del primo maggio il presidente della Repubblica,Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio un cui ha sottolineato: «Purtroppo, oggi, c'è da pensare anche al lavoro che non c'è, al lavoro cercato inutilmente, al lavoro a rischio e precario».
Martedì, 30 Aprile 2013

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