mercoledì 1 maggio 2013

Il vero problema dell'Italia é che abbiamo permesso che due clown prendessero un terzo dei voti a testa.


Prime schermaglie Pd-Pdl

Berlusconi vuole più poltrone o minaccia il voto

Alessandro Da Rold & Marco Sarti
Lo scontro è sull’Imu ma sottotraccia c’è una battaglia serrata per i posti da sottosegretario


Silvio Berlusconi
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Il governo di Enrico Letta balla sull’Imu. Dopo aver incassato la fiducia a Camera e Senato, per il nuovo premier sono già grane. A scatenare il panico nella nuova, inedita, maggioranza è la tassa sulla prima casa. Tema particolarmente caro ai berlusconiani. Trovato l’accordo sulla cancellazione del balzello reintrodotto da Mario Monti, l’argomento torna al centro della discussione. Anche se sembra essere solo il casus belli di una lotta all’ultima poltrona, tra sottosegretari e convenzione per le riforme.

«Quella annunciata ieri è solo una proroga della rata di giugno», annuncia in mattinata il neo titolare dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini. «La rata di giugno – chiarisce il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio – verrà sospesa in attesa di un nuovo regime che possa aiutare le famiglie meno abbienti».

Il Pd sta pensando di rinegoziare l’intesa? In realtà non è così. In serata dalla Germania lo stesso presidente del Consiglio conferma l’impegno a cancellare l’Imu. Eppure basta il dubbio a scatenare la reazione dei berlusconiani. Dice Renato Brunetta, capogruppo Montecitorio: «Nessun compromesso o ne va di mezzo il governo». Tra il vicepremier Angelino Alfano e il responsabile economia del Pd Stefano Fassina nasce un serrato botta e risposta su twitter. I primi nodi di una coabitazione che si preannuncia difficile sono già arrivati al pettine.

Il Cavaliere alza la voce, chiede il rispetto degli accordi. Ma ostenta tranquillità. Per convincere Letta a tener fede all’impegno ha in mano un’arma molto potente: i sondaggi. Non è un caso se in queste ore siano iniziate a circolare con insistenza previsioni di voto dalle percentuali bulgare. Scenari da brivido: con il centrodestra di Berlusconi e i centristi di Mario Monti vicino al 40 per cento dei consensi elettorali.

In sostanza o il governo blocca l’Imu, come promesso dal Cavaliere in campagna elettorale, oppure si va a votare il prima possibile. E non è tutto. In mattinata l'ex ministro delle Comunicazioni Paolo Romani rivela ai giornalisti che lo incontrano a palazzo Madama: «Per quanto ci riguarda resta fondamentale restituire agli italiani l'ultima rata del 2012». L'esatto slogan elettorale di Silvio Berlusconi.

Letta è costretto a rispettare gli accordi. Il rischio è che i falchi del Pdl possano tornare alla carica criticando l’esecutivo di larghe intese. Tra i pidiellini il malessere è evidente. Non tutti hanno digerito l'inedita alleanza di governo con i «nemici» del Partito Democratico. Anche se in realtà, da quel che si capisce, la vera battaglia di queste ore non è sull'Imu, quanto sulle poltrone da assegnare nei prossimi giorni.

D’altronde in via dell’Umiltà sono in molti ad aspirare a un ruolo nel governo o almeno nelle commissioni. Primo tra tutti proprio Silvio Berlusconi, che da tempo non fa mistero di voler presiedere la Convenzione per le Riforme. Tra i parlamentari del Pdl una lunga serie di ambizioni personali è destinata a rimanere frustrata. I posti a disposizione sono pochi: una decina al governo e altrettanti nelle commissioni.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: il livello dello scontento è destinato a salire. Il sostegno al governo Letta rischia di essere più incerto. Annamaria Bernini cerca di gettare acqua sul fuoco: «È finita la stagione dei governi tecnici. L’esecutivo di grande coalizione per il quale il Pdl ha lavorato responsabilmente da subito si sta dimostrando la soluzione adatta per rafforzare l'Italia nei difficili negoziati con i partner europei. Ecco perché l’abolizione dell’Imu è così importante e premier e ministri non devono avere titubanze o ripensamenti».

Ma la polemica è destinata a trascinarsi avanti forse per tutta l’estate. Graziano Delrio è categorico: «Di restituzione dell’Imu del 2012 nel programma non si è parlato'', dice a "Otto e Mezzo". «In questo momento non c’è  stata posta la restituzione dell'Imu come obiettivo». E i falchi del Pdl hanno una nuova scusa per staccare la spina al governo.



Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/berlusconi-toglie-imu#ixzz2S1NZAl7k

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