sabato 4 maggio 2013

Sono completamente d'accordo con la Boldrini.


FEMMINICIDIO

Boldrini: «Le donne vanno difese anche sul web»

«Non penso a nuova legge, ma ad arginare la violenza». E il ministro Idem chiede una task force.

Mai parlato di una legge per il web. La presidente della Camera Laura Boldrini ha smentito le ricostruzioni stampa secondo le quali avrebbe proposto una stretta sulla Rete. «Grazie per la solidarietà», ha scritto Boldrini su Twitter, «Mai parlato di anarchia o nuova legge per web. Obiettivo è arginare la violenza contro le donne, anche in Rete».
In un altro post, questa volta su Facebook, Boldrini ha poi voluto precisare il senso della sua intervista del 3 maggio suRepubblica in cui denunciava le minaccericevute da quando ha avuto l'incarico di guidare Montecitorio.
«NON HO PARLATO DI CENSURA».«Nell'intervista non parlo mai né di anarchia, né di censura, né della necessità di una nuova legge», ha detto Boldrini, «Anzi, proprio perché credo nel potenziale partecipativo e democratico della Rete, ho voluto attivare ed utilizzo quotidianamente, da presidente della Camera, una pagina facebook e un profilo twitter, che considero strumenti utili al confronto e al dialogo. Ci tengo, anche con questi mezzi, ad accorciare le distanze tra le istituzioni ed i cittadini. Ma le minacce, gli insulti, le intimidazioni, la violenza non sono mai accettabili, né dentro il web né fuori».

Boldrini: «Intendevo aprire un confronto sulla violenza contro le donne»

L'idea di una stretta sulla Rete aveva messo in allarme parte dell'opinione pubblica. Lo stesso ex garante della privacy Stefano Rodotà pur esprimendo la sua solidarietà, ha messo le mani avanti. E anche il telefono rosa ha inviato una lettera aperta ai presidenti del consiglio, Enrico Letta, del Senato, Pietro Grasso, della Camera, Laura Boldrini. «Non occorrono finanziarie o provvedimenti impopolari, non servono leggi, che già esistono, o radicali interventi, ma che i servizi non chiudano, gli operatori e i volontari che ci lavorino siano messi nelle condizioni di proseguire nel loro impegno».
«VOLEVO APRIRE UN CONFRONTO».«Nell'intervista, dunque, intendevo aprire un confronto sulla violenza contro le donne, che si manifesta anche attraverso internet», ha aggiunto la presidente della Camera, «La pedopornografia, in rete, viene seguita e perseguita con attenzione e preoccupazione. Quello che di sconcio accade contro le donne viene, invece, spesso sottovalutato e ridotto a goliardata machista. Un problema che deve riguardare tutti, non solo noi donne. L'obiettivo è arginare la violenza. Sono certa che saprà condividerlo anche chi ha giustamente a cuore la liberta della Rete».
SOLIDARIETÀ DALLA COMI. Intanto c'è già chi è al lavoro sul fronte del femminicidio. La ministra per le pari opportunità Josefa Idem ha annunciato di voler istituire una task force contro la violenza di genere. Mentre espressioni di solidarietà sono arrivate da ogni parte», ha dichiarato il coordinatore provinciale del Pdl di Varese ed europarlamentare Lara Comi: «Desidero esprimere la mia solidarietà al presidente della Camera Laura Boldrini per le minacce di morte ricevute via web. Devo dire purtroppo che io stessa vivo un'analoga situazione: da 4 anni faccio politica a tempo pieno e per l'attività svolta a livello nazionale sono oggetto di ignobili attacchi, intimidazioni e insulti».
Sabato, 04 Maggio 2013

1 commento:

Unknown ha detto...

Era ora che si iniziasse a parlarne.

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...