Scuola, in Puglia 487 cattedre a concorso ma 258 prof bocciati: "In difficoltà col computer"
Anche in Puglia la mannaia delle commissioni giudicatrici si è abbattuta pesante sugli aspiranti al posto fisso. Più bocciature che promozioni, soprattutto sulle classi dell'infanzia e della primaria
Seicento aspiranti professori di italiano per medie e superiori. I posti a disposizione, 487. A superare la prova scritta è stato poco più di un terzo dei candidati: 229 ammessi all'orale, neppure la metà delle cattedre da riempire. È un copione che si ripete, quello del maxi concorsone voluto dalla 'Buona scuola' del governo Renzi. In Puglia - come nel resto d'Italia - la mannaia delle commissioni giudicatrici si è abbattuta pesante sui prof, in corsa per ottenere l'agognato posto fisso. Più bocciature che promozioni, soprattutto sulle classi dell'infanzia e della primaria, fanno sapere dall'Ufficio scolastico regionale, ora che le prove sono finalmente terminate dopo un anno di lavoro.
Più di undicimila futuri insegnanti, pronti a contendersi meno di 4mila posti in Puglia. Per la prima volta un test completamente digitalizzato. Otto domande, di cui due in lingua straniera: sei quesiti a risposta aperta e due chiusa. E due ore e mezza per completare lo scritto, senza pause. Il concorsone è partito a marzo del 2016 per volontà dell'allora ministra Stefania Giannini, con l'idea di offrire una possibilità di stabilizzazione ai tanti precari della scuola che non hanno partecipato alle fasi 0, A, B e C della riforma 107.
Che la mano pesante delle commissioni non sarebbe passata inosservata, è stato immediatamente chiaro ai candidati. I primi risultati arrivati la scorsa estate sono stati quelli di filosofia e scienze umane: in 50 si sono presentati allo scritto, e solo in 10 hanno potuto sostenere il colloquio orale. Il rendiconto a bilancio ora conferma il trend a ribasso anche sulle classi di concorso più corpose. In 3.443 avevano infatti sostenuto il test scritto per una cattedra nella scuola dell'infanzia, a fronte di 638 posti a disposizione. Meno di un terzo ha avuto accesso allo scritto: sono soltanto 1.007 i futuri maestri che aspettano a giorni la graduatoria per titoli dopo la prova orale.
Se Sparta piange, Atene non ride. Alla primaria va ancora peggio. I vincitori del concorso (870) sono perfino meno delle cattedre a bando (979). Peccato che ai nastri di partenza lo scorso anno si fossero posizionati 3.419 aspiranti insegnanti. Stroncatura importante anche nella categoria lingue straniere. Inglese, per esempio. Partecipanti 265, posti 126, ammessi all'orale 68.
"È andata meglio ai colleghi di spagnolo - fa notare Giuseppe Silipo, il dirigente dell'Ufficio scolastico che tiene le fila del concorsone - in ventuno sono stati promossi, tanti quanti erano i posti, e li abbiamo già
assunti". Si difendono dalle accuse di eccessiva severità, i componenti delle commissioni. "Sull'infanzia e sulla primaria, dove bastava come titolo in vecchio diploma magistrale e non serviva l'abilitazione, il livello era basso e tra i candidati c'era gente che si era da anni allontanata dal mondo della scuola - raccontano - e abbiamo trovato perfino compiti in bianco o candidati cinquantenni che avevano difficoltà a svolgere la prova al pc".
Più di undicimila futuri insegnanti, pronti a contendersi meno di 4mila posti in Puglia. Per la prima volta un test completamente digitalizzato. Otto domande, di cui due in lingua straniera: sei quesiti a risposta aperta e due chiusa. E due ore e mezza per completare lo scritto, senza pause. Il concorsone è partito a marzo del 2016 per volontà dell'allora ministra Stefania Giannini, con l'idea di offrire una possibilità di stabilizzazione ai tanti precari della scuola che non hanno partecipato alle fasi 0, A, B e C della riforma 107.
Che la mano pesante delle commissioni non sarebbe passata inosservata, è stato immediatamente chiaro ai candidati. I primi risultati arrivati la scorsa estate sono stati quelli di filosofia e scienze umane: in 50 si sono presentati allo scritto, e solo in 10 hanno potuto sostenere il colloquio orale. Il rendiconto a bilancio ora conferma il trend a ribasso anche sulle classi di concorso più corpose. In 3.443 avevano infatti sostenuto il test scritto per una cattedra nella scuola dell'infanzia, a fronte di 638 posti a disposizione. Meno di un terzo ha avuto accesso allo scritto: sono soltanto 1.007 i futuri maestri che aspettano a giorni la graduatoria per titoli dopo la prova orale.
Se Sparta piange, Atene non ride. Alla primaria va ancora peggio. I vincitori del concorso (870) sono perfino meno delle cattedre a bando (979). Peccato che ai nastri di partenza lo scorso anno si fossero posizionati 3.419 aspiranti insegnanti. Stroncatura importante anche nella categoria lingue straniere. Inglese, per esempio. Partecipanti 265, posti 126, ammessi all'orale 68.
"È andata meglio ai colleghi di spagnolo - fa notare Giuseppe Silipo, il dirigente dell'Ufficio scolastico che tiene le fila del concorsone - in ventuno sono stati promossi, tanti quanti erano i posti, e li abbiamo già
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