Matteo Salvini, i 5 stelle e il rapporto dei servizi tra ong e scafisti che non esiste
Il leader del Carroccio smentito dal collega leghista Stucchi, presidente del Copasir. Storia di un caso che ha continuato a monopolizzare il dibattito politico di questi giorni
Ieri il Copasir ha smentito Matteo Salvini: non esiste nessun dossier dei servizi segreti italiani sul presunto rapporto tra organizzazioni non governative e trafficanti di uomini. A ribadirlo, tra l’altro, è un leghista: il presidente del Comitato per la sicurezza della Repubblica Giacomo Stucchi. «Con riferimento alle notizie circolate circa l’esistenza di un rapporto (dossier) predisposto dai Servizi segreti italiani e attestante rapporti tra scafisti e ong per il controllo del traffico dei migranti nel Mediterraneo – ha fatto sapere Stucchi in una nota – dopo le verifiche del caso, alla luce di informazioni assunte, ritengo corretto evidenziare come tali notizie risultino prive di fondamento».
MATTEO SALVINI, I 5 STELLE E QUEL DOSSIER CHE NON ESISTE
Il famigerato (e inesistente) dossier su Ong e scafisti è servito in questi giorni come spauracchio per dimostrare la tesi, che sembra sempre più labile, che esista un nesso tra gli attivisti che salvano i migranti e i trafficanti del mare. Qualche giorno fa il deputato M5S Riccardo Fraccaro a Piazza Pulita dichiarò: «Zuccaro ha evidenze e intercettazioni che forse non può usare. Evidentemente sono informazioni che ha ricevuto anche da servizi segreti italiani in Libia». Così anche Angelo Tofalo, membro pentastellato del Copasir, che si è attivato per «per chiedere che il Copasir acquisisca immediatamente tutto il materiale e tutte le delicatissime informative dei servizi segreti italiani che riguardano e certificano i contatti tra i trafficanti di uomini, la malavita, gli scafisti ed alcune associazioni». Prima della nota di Stucchi Salvini aveva ribadito le accuse rivolte al premier Gentiloni il 30 aprile scorso. Incontrando la stampa a Catania, dopo aver trascorso la notte nel Cara di Mineo, tornò alla carica: «Gentiloni tace e per me e complice. Se Gentiloni tace sui dossier dei servizi segreti sul business dello scafismo di Stato, è complice e quindi è allucinante questo silenzio del presidente del consiglio». Peccato però che, a dispetto delle dichiarazioni fatte finora, non spunta nessun dossier e la teoria di ong legate a scafisti sta decisamente crollando.
DOSSIER ONG E SCAFISTI: ATTESE LE DICHIARAZIONI DI ZUCCARO
Oggi l’ammiraglio Donato Marzano, comandante della squadra navale, ha sottolineato in Senato come nulla risulti a carico delle navi umanitarie che operano nel Canale di Sicilia dove la Marina militare italiana ha disposto quello che è stato definito un prolungamento dell’operazione Strade sicure in mare. «Non esiste alcuna evidenza di manovre delle navi delle Ong che abbiano costituito intralcio per le operazioni del dispositivo Mare sicuro della Marina Italiana», ha dichiarato. La squadra navale comandata da Marzano ha il controllo del sistema radar integrato con migliaia di sensori marini, terrestri e aerei. In pratica ha una mappa aggiornata sulle migliaia di mezzi navali che navigano nell’area Sar. Più tardi, alle 14, è attesa l’audizione del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, chiamato a spiegare le sue accuse nei confronti delle navi umanitarie. Perché è dalle parole del pm che è partito il dibattito politico.
CECILIA STRADA: «GIUSTO DISCUTERE DI COME LAVORANO ONG MA NON SI PUO’ GENERALIZZARE»
Oggi Cecilia Strada, presidente di Emergency, è stata intervistata sul Fatto Quotidiano: «È giusto discutere di come lavorano le organizzazioni non governative», ha spiegato. «Si può e
si deve farlo. Ma non si può generalizzare, in base a sospetti, dicendo che tutte le ong sono cattive».
si deve farlo. Ma non si può generalizzare, in base a sospetti, dicendo che tutte le ong sono cattive».
Questo vuol dire che non si può discutere dei comportamenti delle ong?
Non solo si può, ma si deve discutere dei comportamenti delle ong. Noi continuiamo a ripetere che “non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene”.
Si ha una grande responsabilità quando si lavora in un’organizzazione non governativa: la responsabilità di non sprecare nemmeno un centesimo di quanto ti affidano i donatori, la responsabilità di dare il meglio ai propri assistiti, ai propri pazienti. Dunque i controlli sono benvenuti. Ma oggi siamo passati da una concezione per cui tutte le ong erano sante a una secondo cui sono tutte sospette e cattive. Inaccettabile.
Non tutti gli italiani sono mafiosi, né tutti i religiosi sono pedofili.
Bisogna sempre rifiutare le generalizzazioni. Quanto a Emergency, sono più di dieci anni che ha ambulatori mobili e fissi in Italia dove curiamo chiunque abbia bisogno: italiani, stranieri, venusiani… Tutti. E a quelli che dicono che bisogna “aiutarli a casa loro” rispondo che noi lo facciamo dal 1994. Li aiutiamo a casa loro, li aiutiamo a casa nostra… Anzi, “ci” aiutiamo a casa nostra.
Nessun commento:
Posta un commento