lunedì 2 gennaio 2017

Se i sindacalisti nullafacenti invece di interessarsi dei docenti "deportati" si occupassero di questi giovani l'Italia aumenterebbe il PIL di 3 punti all'anno.

Il ricercatore premiato dal principe di Monaco e i fondatori di “Tutored”. Due storie di orgoglio italiano

Tipi tosti
chimenti
Giovanni Chimienti vince un premio speciale al Congresso internazionale di Biologia Marina. E poi ci sono i “tipi tosti” che hanno fondato una piattaforma di riferimento per moltissimi studenti
 
E’ pugliese il ricercatore che a settembre scorso si è aggiudicato un Premio internazionale, consegnato dal principe di Monaco in occasione del Congresso internazionale di Biologia Marina del CIESM (Mediterranean Science Commission), tenutosi a Kiel (Germania).  
Si chiama Giovanni Chimienti ed è nato nell’’87 ad Acquaviva delle Fonti. Una Laurea in Biologia Ambientale presso l’Università degli Studi di Bari, il Dottorato di Ricerca in Scienze Evoluzionistiche ed Ambientali presso lo stesso Ateneo e varie esperienze in centri di ricerca internazionali.
“Ora ho un assegno di Ricerca all’Università di Bari – spiega – e mi sto occupando di ambienti marini profondi, in particolare, di coralli. Le esplorazioni sono sempre state la mia passione. Mi sto concentrando sull’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti, e su Taranto, soprattutto, sulle attività di bonifica del mare”.
All’evento organizzato dal principato di Monaco, durato una settimana, c’erano oltre 500 partecipanti, provenienti per la maggior parte dal resto d’ Europa, per un totale di 77 sessioni.
Il premio, consegnato da Alberto II, presidente della Commissione del Ciesm, fondata nel 1910 da Alberto I, viene assegnato da una commissione ad hoc che valuta il contributo, l’esposizione e l’interesse scientifico dello studio. Il congresso si tiene ogni tre anni ed è giunto alla 41° edizione.“Quest’anno – aggiunge Giovanni – per la prima volta al premio è stata associata una borsa di mille euro dalla PES Foundation (Peter and Elke Stoffers) di Eckernförde (Germania). Lo studio, che ho condotto nell’area marina protetta delle Isole tremiti, autentico laboratorio a cielo aperto  per i biologi marini, riguarda un habitat fondamentale, presente nel Mediterraneo, costituito da animali e vegetali, soprattutto alghe rosse, coralli, molluschi e anellidi policheti che formano una biocostruzione (un habitat costituito dagli stessi organismi marini). Si tratta di uno degli ambienti più ricchi di vita nel Mediterraneo,  paragonabile a quello delle barriere coralline dei mari tropicali.  Con la mia ricerca ho messo in luce la ricchezza di questo arcipelago da un punto di vista ambientale ed economico.  L’Ateneo barese, che non aveva mai ricevuto questo premio, ha accolto molto bene la notizia. Ho avuto persino una menzione speciale nel Consiglio di Dipartimento di Biologia”.
Giovanni ha lavorato con una équipe di ricercatori e professori dell’Università di Bari, dell’Università del Salento e dell’Università di Atene (con Ilaria Dalle Mura, Mavra Stithou, Francesco Mastrototaro, Gianfranco D’Onghia, Angelo Tursi, Carla Izzi e Simonetta Fraschetti).
“Il lavoro è stato faticoso – sono ancora le parole di Giovanni – perché ci siamo mossi in ambiti ricerca nuovi. Ma sono fiero di aver fatto conoscere alla Comunità Scientifica internazionale una realtà come quella delle Isole Tremiti, che merita di essere tutelata. Sogno che un giorno questo arcipelago dai fondali meravigliosi diventi il biglietto di visita per la nostra regione”
Per Giovanni si tratta del secondo premio internazionale. Ne ha conseguiti altri otto a livello nazionale. “Sempre – afferma- lavorando con fondi davvero scarsi e in un Paese che stenta ad investire sui giovani. Vivo il Dipartimento di Biologia da quando mi sono iscritto all’Università, cioè dal 2006 e ho visto tanti giovani ricercatori andare via.  Per fortuna a Bari ci sono docenti che tengono corsi con passione e dedizione. Molte delle lezioni che ho seguito da studente erano tenute non da professori, ma da ricercatori, non obbligati a farlo. Succede anche oggi. Sono spesso loro ad organizzare corsi, laboratori, e, a volte, persino escursioni in campo. Ho avuto proposte interessanti da enti di ricerca all’estero, ma vorrei continuare a fare ricerca qui, al Sud. Mi piacerebbe far capire al Ministro dell’Università quanto importante sia investire sui giovani. Non c’è risorsa più grande. Peccato che, purtroppo, nelle Università italiane siamo ancora a livelli inaccettabili. I più fortunati sono precari. La comunità scientifica non ha neanche le risorse sufficienti per esprimere il suo potenziale e nella maggior parte dei casi l’unico vero combustibile della ricerca è l’entusiasmo. La cosa diventa imbarazzante quando ci confrontiamo con le realtà estere.  La sensazione è di essere piccolissimi e con le spalle scoperte. Ma sono fiducioso. Tosto? Mi sento curioso come una scimmia. A stimolarmi è ogni giorno la meraviglia che provo quando metto la testa sott’acqua, mi immergo a nove gradi – come alcuni giorni fa – o guardo i coralli attraverso un microscopio. Per settimane, quando sono imbarcato su navi oceanografiche, lavoro senza sosta e sto lontano dalla mia famiglia. I sacrifici sono tanti, ma vale la pena farli.  Quando ero bambino potevo guardare il mare da lontano, non avendo la possibilità di andarci spesso. Ora per la maggior parte del tempo ho la salsedine tra i capelli tutto l’anno. E’ dura, ma non avrei potuto sognare niente di più bello”.
E poi ci sono i tipi tosti che hanno fondato Tutored, uno student hub, una piattaforma di riferimento per gli studenti, che permette agli utenti di mettersi in contatto e organizzare la propria vita universitaria, dal punto di vista accademico e sociale.
Sono Martina Mattone, (Roma, ’89), laureata in Giurisprudenza, Gabriele Giugliano, (Roma, ’92), studente di Marketing e Comunicazione, Nicolò Bardi (Roma, ’94), studente di Economia, a cui si aggiungono: Gianluca Lasaracina, Domitilla Piana, Riccardo Silli, Vito Valenzano, Matteo Mancini, Samuele Lombardi, Stefano Antonelli, Justine Revelle, Anne Zimmermann, Barbara Riodo Lyon, James Wilentz, ancora studenti.
Su Tutored è possibile trovare in un unico posto, in modo pratico e veloce le informazioni per orientarsi all’università, gli strumenti per preparare i propri esami con appunti o l’aiuto di un tutor, le dritte per fare application utili a progetti Erasmus, università estere, stage, internship. E questo attraverso le storie di altri studenti che vivono le stesse esperienze. Tramite Tutored è possibile sapere anche come ottenere l’ammissione a una università di Londra, cosa fanno gli studenti di Harvard dopo le lezioni, quali sono i ristoranti vicini ai campus dove è più conveniente mangiare, quali sono i tutor più bravi della propria facoltà.
“Tutto è iniziato a Innovaction Lab 2014 – racconta Martina –  Lì ci siamo conosciuti. C’era un corso/concorso rivolto a universitari di varie città, organizzato per avvicinare gli studenti all’imprenditoria. Dovevamo presentare un progetto e non avevamo le idee chiare. Allora abbiamo pensato alle nostre esigenze di studenti, a qualcosa che fosse realizzabile nel breve periodo. E quindi a digitalizzare le ripetizioni. Nei mesi successivi abbiamo sviluppato la nostra idea di student hub, aggiungendo numerosi servizi come: gli appunti, l’orientamento al lavoro e all’università.  Ci siamo ispirati ad esperienze americane, dove il senso di appartenenza alla comunità studentesca è più forte. Cosa è stato difficile? Passare in poche settimane da studenti a imprenditori. I problemi sono stati due: convincere gli investitori delle nostre capacità imprenditoriali, nonostante la giovane età, e continuare a studiare”.
L’idea dei tre amici è stata supportata da LVG e Club Italia Investimenti, che hanno investito subito 60mila euro.
In futuro? “Tra breve – afferma Martina – partirà la nuova app di Tutored con cui si potranno conoscere in tempo utile le domande che i professori hanno fatto nel corso di un esame. Lo studente entrerà nella app e troverà quattro sezioni: domande d’esame, appunti, news – con informazioni postate da Tutored e da altri studenti – e sondaggi. Ci sarà una novità interessante: sconti agli studenti, che invitiamo a scoprire. Altri servizi partiranno tra qualche anno. Intanto stiamo concludendo accordi con università internazionali, interessate alla nostra idea”.

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