mercoledì 16 marzo 2016

Il Paese che non amaMauro Munafò 

Due numeri dimostrano che Casaleggio e co hanno remato contro Patrizia Bedori

trism5s
La politica è quel meraviglioso mondo in cui è possibile boicottare una candidata per 4 mesi e poi, il giorno dopo che questa annuncia il ritiro, difenderla a spada tratta da tutti gli insulti ricevuti.
E' il caso di Patriza Bedoridi cui ho scrito anche ieri: candidata M5s a sindaco di Milano dopo una votazione interna, ha annunciato di voler mollare per la troppa pressione.
Da mesi giornali e siti riportano indiscrezioni e retroscena secondo cui la Bedori non è mai stata ben vista dalla Casaleggio associati: forse perché scelta con un metodo "fisico" (una riunione e non le comunarie online) o per la presunta mancanza di capacità comunicative e di polso (riassumo le centinaia di articoli scritti sul tema).
Ora, non sono un grande appassionato dei retroscena, quindi ho cercato di trovare un dato reale che potesse dimostrare un boicottaggio o comunque una pressione da parte dei vertici del Movimento 5 Stelle ai danni della Bedori.
E ho trovato questa curiosità che quantomeno permette di avere un'idea sull'ambiente: il numero di volte in cui la pagina Facebook di Beppe Grillo(ormai vero motore del Movimento 5 Stelle insieme al relativo blog, entrambi gestiti dalla Casaleggio associati) ha nominato la Bedori, garantendole così visibilità mediatica.
Dall'8 novembre, data della nomina come candidata del Movimento 5 Stelle per le comunali di Milano, Patrizia Bedori è stata citata sei volte dalla pagina Facebook di Grillo: attraverso post o condivisioni di video e immagini. Sei volte in più di 4 mesi.
Tante? Poche? Prendiamo come riferimento delle candidate che, sempre secondo i retroscena letti in questi mesi, sarebbero più gradite dai piani alti dei 5 Stelle.
Virginia Raggi, candidata per il Movimento 5 Stelle al comune di Roma, è stata scelta con votazione online il 23 febbraio scorso. E in meno di di un mese è stata nominata 32 volte attraverso video, ricondivisioni di contenuti della sua pagina Facebook (che così ha aumentato il numero di like), foto o dichiarazioni.
Non vi basta? Prendiamo un altro caso, quello di Chiara Appendino, candidata del Movimento 5 Stelle a Torino. Scelta anche lei l'8 novembre, è stata nominata o ricondivisa attraverso la pagina Facebook di Beppe Grillo 14 volte. Più del doppio della Bedori per una città che, politicamente, non ha lo stesso peso di Milano.

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