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 Il capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio comunale di Alessandria Angelo Malerba, nel 2012 candidato sindaco per i pentastellati, è stato arrestato dai carabinieri. E' accusato di furto: avrebbe forzato un armadietto della palestra alessandrina che frequenta sottraendo il denaro contenuto in un portafogli al suo interno. Ai domiciliari, Malerba, che ha 42 anni e fa il consulente assicurativo, sarà processato per direttissima.

Malerba, secondo quanto appreso, sarebbe stato arrestato in flagranza, mentre sottraeva 100 euro dal portafogli custodito in un armadietto della palestra da lui frequentata. La convalida dell'arresto, e il processo, sono previsti per domani. I militari dell'Arma mantengono il massimo riserbo sull'inchiesta, che sarebbe partita alcuni mesi fa.

Ma il movimento non aspetta neanche il verdetto. Ha già deciso l'espulsione di Malerba dai Cinque stelle. "E' una notizia che ci lascia esterrefatti, una vicenda incredibile". Domenico Di Filippo, consigliere comunale di Alessandria del Movimento 5 Stelle, commenta così all'Ansa l'arresto del capogruppo pentastellato Angelo. "Se confermato non capiamo davvero le ragioni di un simile comportamento". "Malerba è sempre stato un ottimo capogruppo - prosegue -, ancora ieri quando siamo stati insieme in Commissione. Al di là del lato umano, che ci addolora profondamente, questa vicenda è del tutto personale - sottolinea - e non è legata al movimento".

"Per come è stata ricostruita, è una vicenda che appare inverosimile, conoscendo la persona coinvolta, a meno di non ipotizzare un disturbo mentale improvviso". Lo afferma all'Ansa l'avvocato Massimo Martinelli, legale di Angelo Malerba, il capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio comunale di Alessandria arrestato per furto. "Parlerò tra poco con il mio assistito", aggiunge il legale, che si sta recando nella sua abitazione, dove si trova ai domiciliari.

Non si fanno attendere le reazioni politica, prima fra tutte quella della sindaca di Alessandria, Maria Rita Rossa, del Pd:  "E' un episodio che mi sconcerta. Il consigliere Malerba più volte si è erto a moralizzatore, compreso nelle indagini ispettive condotte da esponenti dell'opposizione, anche a mio carico,
addirittura spulciando gli scontrini senza peraltro trovarvi nulla e, spesso, con violenza nei toni".

"L'onestà - aggiunge la sindaca - è comunque un requisito che deve regolare il rapporto tra le persone dentro e fuori la politica. E a chi dice che la politica non c'entra con quanto accaduto, rispondo domandandomi che cosa sarebbe capitato con l'uso di soldi pubblici se avesse avuto maggiori responsabilità amministrative".