Candidati sindaci, la Lega chiede Pavia
PAVIA. Forza Italia fa i conti senza l'oste. Il quale, nella circostanza, è la Lega Nord. Seppure con diplomazia, ieri il Carroccio ha replicato all'intervista rilasciata dall'assessore regionale Giancarlo Abelli il quale, pur senza dirlo esplicitamente, lasciava intendere che la questione dei candidati sindaci alle prossime elezioni amministrative fosse una questione, come dire, già scontata. «Non è proprio cosi...», dice Giampaolo Chirichelli, capogruppo della Lega Nord a Pavia e, per diretta esperienza, esperto in colpi di scena, quelli da ultimo minuto in tema di candidature. Perché Chirichelli fu, alle precedenti elezioni il candidato sindaco della Casa delle Libertà, poi sconfitto da Andrea Albergati. Candidato sindaco catapultato dalle decisioni «superiori», dagli accordi tra Umberto Bossi e Silvio Berluscono: insomma, alla Lega toccava il candidato sindaco a Pavia. Punto e basta. E che, qualche giorno prima, fosse stato presentato ufficialmente il candidato Giorgio Rondini era decisamente secondario. Rondini, con stile, educazione e intelligenza, fece un passo indietro, venne Chirichelli e perse la sfida.
Dunque, consigliere Chirichelli, ci dobbiamo attendere il bis? «Sono questioni che riguardano le segreterie politiche, in particolare quella del mio partito. Ma ammetto che posso venir chiamato in ballo perché ho vissuto in prima persona l'esperienza di candidato sindaco nella coalizione di centrodestra».
Considerazioni di che genere? Forse che a settembre è ancora presto per discutere di candidati o che la Lega Nord a Pavia e provincia intende farsi sentire, vuole far pesare il discreto risultato elettorale recentemente ottenuto? «Diciamo cosi: consiglio agli amici della Casa della Libertà di fare un'analisi politica a livello provinciale e non soltanto cittadino, anche se questa è sempre necessaria. E siccome l'Abc della politica insegna che i sindaci uscenti vanno in genere riconfermati come candidati, non vedo come possa un'alleanza come la nostra, un'alleanza che vive del rispetto tra gli alleati, avere tutti candidati sindaci e, auspico, sindaci effettivi, di espressione di un unico partito, anche se questo è oggettivamente maggioritario all'interno della coalizione».
Traduciamo: la Lega rivendica una candidatura. «Non ci siamo solo noi, gli alleati sono diversi, da Alleanza Nazionale all'Udc. E non dimentichiamo anche quest'ultimo partito. Ma non si tratta di parlare solo di nomi, ma anche di caratteristiche di questi. Dopo aver letto di alcune indiscrezioni, mi permetta di dire che apprezzo molto quello che ha dichiarato Giorgio Rondini nel parlare di società civile: perché nel prendere qualcuno dalla società civile per fargli fare il candidato si deve fare attenzione: magari ci sono ottime persone, ma che non conoscono gli esatti meccanismi e gli equilibri interni sia all'alleanza, sia delle forze politiche che la compongono. Insomma, è un'operazione delicata, che va fatta con calma».
Non ha risposto alla domanda: la Lega Nord fuori dai giochi? «La Lega fuori? Se vogliamo fare una riflessione politica onesta, numeri alla mani, penso che questo non accadrà: siamo, sotto il profilo delle preferenze elettorali, il terzo partito della provincia».
Beh, non mi dirà che la politica è una scienza esatta. Magari succede proprio cosi: siete il terzo partito e non vi lasciano neppure le briciole. Nel caso, come vi comportereste? «Mi ravvalgo della facoltà di non rispondere».
Mi dica almeno se il suo partito punta più al candidato sindaco per Pavia o per l'amministrazione provinciale. «Sinceramente, non è una cosa che mi competa direttamente. Questi equilibri li affronterà la segreteria provinciale. Anche il fatto che la Lega, poi, corra da sola o nella coalizione è questione più da vertici nazionali e regionali. Ma proprio il fatto che ora come ora siamo in una coalizione, credo dovrebbe invitare gli altri esponenti politici a non spenderi nomi o a fare dichiarazioni azzardate, visto che le elezioni appena passate hanno dimostrato che senza la Lega non si vince».
E' un messaggio a Forza Italia? «No, a tutto il il centrodestra, cosi da evitare, come l'altra volta, la presentazione di candidati teoricamente sicuri. Vicende come quella che hanno visto interessati il professor Rondini e il sottoscritto rischiano di mettere in imbarazzo sia la coalizione sia gli stessi interessati».
In questi giorni abbiamo sentito parlare di una lista civica per Pavia su cui lavorerebbero alcuni esponenti leghisti di spicco. «Per quanto mi riguarda, e parlo a titolo personale, sono contrario a qualsiasi tipo di lista civica: le nostre liste devono avere solo il simbolo della Lega Nord».
Sbaglio o ha svicolato? E' vero o no che qualcuno dei vostri lavora su questa lista civica? «Scusi, ma ancora una volta mi avvalgo della facoltà di non rispondere».
Dunque, consigliere Chirichelli, ci dobbiamo attendere il bis? «Sono questioni che riguardano le segreterie politiche, in particolare quella del mio partito. Ma ammetto che posso venir chiamato in ballo perché ho vissuto in prima persona l'esperienza di candidato sindaco nella coalizione di centrodestra».
Considerazioni di che genere? Forse che a settembre è ancora presto per discutere di candidati o che la Lega Nord a Pavia e provincia intende farsi sentire, vuole far pesare il discreto risultato elettorale recentemente ottenuto? «Diciamo cosi: consiglio agli amici della Casa della Libertà di fare un'analisi politica a livello provinciale e non soltanto cittadino, anche se questa è sempre necessaria. E siccome l'Abc della politica insegna che i sindaci uscenti vanno in genere riconfermati come candidati, non vedo come possa un'alleanza come la nostra, un'alleanza che vive del rispetto tra gli alleati, avere tutti candidati sindaci e, auspico, sindaci effettivi, di espressione di un unico partito, anche se questo è oggettivamente maggioritario all'interno della coalizione».
Traduciamo: la Lega rivendica una candidatura. «Non ci siamo solo noi, gli alleati sono diversi, da Alleanza Nazionale all'Udc. E non dimentichiamo anche quest'ultimo partito. Ma non si tratta di parlare solo di nomi, ma anche di caratteristiche di questi. Dopo aver letto di alcune indiscrezioni, mi permetta di dire che apprezzo molto quello che ha dichiarato Giorgio Rondini nel parlare di società civile: perché nel prendere qualcuno dalla società civile per fargli fare il candidato si deve fare attenzione: magari ci sono ottime persone, ma che non conoscono gli esatti meccanismi e gli equilibri interni sia all'alleanza, sia delle forze politiche che la compongono. Insomma, è un'operazione delicata, che va fatta con calma».
Non ha risposto alla domanda: la Lega Nord fuori dai giochi? «La Lega fuori? Se vogliamo fare una riflessione politica onesta, numeri alla mani, penso che questo non accadrà: siamo, sotto il profilo delle preferenze elettorali, il terzo partito della provincia».
Beh, non mi dirà che la politica è una scienza esatta. Magari succede proprio cosi: siete il terzo partito e non vi lasciano neppure le briciole. Nel caso, come vi comportereste? «Mi ravvalgo della facoltà di non rispondere».
Mi dica almeno se il suo partito punta più al candidato sindaco per Pavia o per l'amministrazione provinciale. «Sinceramente, non è una cosa che mi competa direttamente. Questi equilibri li affronterà la segreteria provinciale. Anche il fatto che la Lega, poi, corra da sola o nella coalizione è questione più da vertici nazionali e regionali. Ma proprio il fatto che ora come ora siamo in una coalizione, credo dovrebbe invitare gli altri esponenti politici a non spenderi nomi o a fare dichiarazioni azzardate, visto che le elezioni appena passate hanno dimostrato che senza la Lega non si vince».
E' un messaggio a Forza Italia? «No, a tutto il il centrodestra, cosi da evitare, come l'altra volta, la presentazione di candidati teoricamente sicuri. Vicende come quella che hanno visto interessati il professor Rondini e il sottoscritto rischiano di mettere in imbarazzo sia la coalizione sia gli stessi interessati».
In questi giorni abbiamo sentito parlare di una lista civica per Pavia su cui lavorerebbero alcuni esponenti leghisti di spicco. «Per quanto mi riguarda, e parlo a titolo personale, sono contrario a qualsiasi tipo di lista civica: le nostre liste devono avere solo il simbolo della Lega Nord».
Sbaglio o ha svicolato? E' vero o no che qualcuno dei vostri lavora su questa lista civica? «Scusi, ma ancora una volta mi avvalgo della facoltà di non rispondere».
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